Progetto del Laboratorio di strategie e politiche per l’azienda con Confindustria Udine
Confrontarsi per risolvere problemi complessi di gestione aziendale. Questo l’obiettivo del progetto didattico promosso dal Laboratorio di strategie e politiche per l’azienda del
Dipartimento di Scienze economiche e statistiche dell’Ateneo friulano, che, assieme a
Confindustria Udine, coinvolge le aziende del Friuli Venezia Giulia. Protagonisti delle attività del Laboratorio sono un gruppo di studenti della laurea magistrale in
Economia aziendale. La seconda edizione del progetto ha visto la partecipazione attiva di imprenditori e top management di sei aziende: Danieli Automation, Sangoi, Beantech, Labiotest (Gruppo Luci), DM Elektron e Telnet.
I temi affrontati durante gli incontri di quest’anno, allo scopo di elaborare progetti e soluzioni di interesse aziendale, hanno riguardato soprattutto le trasformazioni legate all’Industria 4.0, in particolare: l’apertura di nuove aree strategiche aziendali finalizzate a innovazioni di prodotto o di processo, la trasformazione dei modelli di business, la valorizzazione dei brevetti. Al termine, il progetto elaborato per ogni singolo problema aziendale è stato sottoposto a discussione e revisione con la partecipazione dell’azienda coinvolta, che ha assistito alla prova d’esame finale in cui sono state esposte le soluzioni.
Nell’analisi di problemi affrontati gli studenti devono cercare di tenere conto di diversi aspetti come il contesto (regione, settore, filiere, mercati di riferimento, politiche industriali), gli asset aziendali, la struttura economico e finanziaria, gli aspetti operativi e manageriali (risorse umane, tempi operativi), gli aspetti giuridici (diritto tributario, commerciale, del lavoro).
Alle attività del Laboratorio, giunto alla seconda edizione, sono intervenuti Andrea Merluzzi (Danieli Automation), Alessandra Sangoi (Sangoi spa), Fabiano Benedetti (Beantech srl), Riccardo Snidar (Labiotest, Gruppo Luci), Dario Melchior (DM Elektron spa) e Stefano Marioni (Telnet Servizi srl).
«Questa iniziativa – commenta Alessandra Sangoi, vice-presidente di Confindustria Udine, delegato alla Piccola Industria con delega a Innovazione, Ricerca, Università e Parchi Scientifici – rappresenta un’ottima e stimolante opportunità di confronto tra mondo imprenditoriale e mondo accademico per condividere problematiche complesse di gestione aziendale. In termini di tempo e di impegno il coinvolgimento nel Laboratorio ha comportato per le aziende la disponibilità a: trascorrere con gli studenti tre/quattro mezze giornate per inquadrare la problematica da affrontare fornendo i dati necessari e funzionali allo svolgimento dell’analisi, nonché a partecipare a due sessioni di revisione e alla prova d’esame finale».
«Il Laboratorio – spiega Elisa Barbieri, responsabile del Laboratorio – prevede l’illustrazione da parte dell’azienda agli studenti di alcune problematiche complesse in modo da stimolarli ad elaborare progetti e soluzioni. Obiettivo del corso è infatti soprattutto sviluppare meta-competenze, quali l’attitudine a lavorare in maniera indipendente, in condizioni di incertezza, informazione incompleta, con scadenze ravvicinate, coordinandosi all’interno del gruppo e con i tutor di riferimento. Sono chiamati ad essere propositivi e intraprendenti. Pertanto gran parte del lavoro è svolto in autonomia. Docenti e tutor aziendali presentano i progetti e poi si rendono disponibili per un numero predefinito di sessioni di revisione».
L’idea guida dell’iniziativa è quella di stimolare un’attitudine alla soluzione dei problemi abituando gli studenti ad affrontare i problemi complessi attraverso le conoscenze acquisite in altri corsi e la messa in rete con altri studenti.
«Il Laboratorio – spiegano Andrea Garlatti ed Eugenio Comuzzi, rispettivamente direttore del Dipartimento e coordinatore del corso di laurea – può essere una modalità operativa interessante per avvicinare studenti, imprese e associazioni. In questo senso, esso sposa in pieno le linee guida del nuovo piano strategico di Ateneo che vuole una Università sempre più integrata con il territorio e in grado di offrire attività didattiche originali e innovative».