Ciclo di incontri sul rapporto tra senso dello sport e senso della vita
Over the top: doping, prestazioni, limiti
Mercoledì 13 novembre, alle 15, a palazzo Florio conferenza “In perfetta
forma. Curare o migliorare: dove corrono le frontiere della medicina?”
Il rapporto tra senso dello sport e senso della vita; tra doping, prestazioni e limiti, sportivi e non: sono alcuni dei temi al centro del ciclo di tre incontri intitolato “Over the top” che inizierà mercoledì 13 novembre all’Università di Udine. L’iniziativa è organizzata dal dipartimento di Studi umanistici in collaborazione con l’Istituto “Jacques Maritain”.
L’appuntamento di domani, alle 15, nella sala Florio di palazzo Florio a Udine (via Palladio 8) è intitolato “In perfetta forma. Curare o migliorare: dove corrono le frontiere della medicina?”. Interverranno: Luca Grion, docente di Filosofia morale all’Università di Udine; il filosofo Vittorio Possenti, già componente del Comitato nazionale per la bioetica, e lo psichiatra Francesco Piani, direttore del Dipartimento delle dipendenze dell’Azienda per i servizi sanitari (Ass) n. 4 “Medio Friuli”.
“La caduta degli dei. Il successo nelle prestazioni e il fallimento del doping: quando divorziano cultura sportiva e ritrovati tecnoscientifici?” è invece il tema del secondo appuntamento che si terrà mercoledì 27 novembre, alle 15, nella sala del Pianoforte di casa 'Solari', in vicolo Florio 4 a Udine. Parteciperanno Tommaso Reato, già nazionale di rugby ed ex capitano del Rovigo rugby; Pietro Enrico di Prampero, professore emerito di Fisiologia dell’Ateneo friulano; Tiziano Agostini, docente di Psicologia generale dell’Università di Trieste.
Il ciclo si concluderà giovedì 12 dicembre, alle 15, nella sala Florio di palazzo Florio, con l’incontro intitolato “No limits? Ritirarsi, lasciare, fallire: parole impronunciabili o verbi che fanno scuola?”. Interverranno: Alessandro Donati, già tecnico della nazionale di atletica, oggi consulente dell’Agenzia mondiale antidoping (Wada); Pietro Trabucchi, docente di Coaching all’Università di Verona e psicologo delle squadre nazionali di ultramaratona; Santo Davide Ferrara, docente di Medicina legale all’Università di Padova, esperto di antidoping.
«Lo sport – spiega Luca Grion, responsabile scientifico dell’iniziativa –, è, o dovrebbe essere, a un tempo, buona pratica di vita e metafora efficace per l’educazione alla vita buona; ma lo sport è, anche, uno specchio attraverso il quale osservare le criticità della società contemporanea. Riflettere seriamente sul doping sportivo significa dunque interrogarsi sull’umano nella sua integralità».