Appuntamento giovedì 11 marzo nel palazzo Stella Matutina a Gorizia

L'esperanto: caratteristiche e prospettive di una lingua internazionale

Seminario di Renato Corsetti e Fabrizio Pennacchietti, massimi esperti di esperanto

L’esperanto sbarca all’Università di Udine a Gorizia. Renato Corsetti e Fabrizio Pennacchietti, due fra i più autorevoli studiosi di questa particolare lingua internazionale, terranno un seminario aperto a tutti gli interessati giovedì 11 marzo alle 12, nell’aula A del palazzo Stella Matutina, in via Nizza. L’incontro è organizzato nell’ambito del corso di Comunicazione e lingue speciali del corso di laurea in Relazioni pubbliche della facoltà di Lingue e letterature straniere.
 
Quali prospettive per l’esperanto nella comunicazione plurilingue di oggi? Quali sono le caratteristiche linguistiche di questa particolare “lingua internazionale”? E ancora, qual è lo spazio dell’esperanto nel “mercato delle lingue” di oggi? Queste alcune delle domande alle quali risponderanno i due relatori che saranno introdotti da Vincenzo Orioles, professore di Linguistica all’ateneo friulano.
 
Pennacchietti e Corsetti focalizzeranno l’attenzione, in particolare, sugli aspetti tipici dell’esperanto nel contesto dell’Interlinguistica, disciplina che si occupa dello studio delle cosiddette ‘lingue artificiali’. Inoltre, spiega Orioles, «valuteranno il ruolo dell’esperanto come lingua di comunicazione internazionale in una fase in cui l’anglofonia prevale e dove certamente è l’inglese la lingua di lavoro dominante delle relazioni internazionali».
 
Renato Corsetti, docente all’Università di Roma “La Sapienza”, è stato presidente dell’Associazione mondiale di esperanto e ora guida la Federazione esperantista italiana. È autore, tra l’altro, di un vocabolario italiano-esperanto.
 
Fabrizio Pennacchietti, insegna “Interlinguistica ed esperantologia” alla facoltà di Lettere e filosofia dell’Università di Torino. Già docente di Filologia semitica a Venezia e Torino, ha insegnato anche Lingua e letteratura ebraica a Venezia. Dal 1969 al 1974 è stato segretario generale dell’Istituto italo-iracheno di archeologia di Bagdad. È socio corrispondente dell’Accademia delle scienze di Torino.

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