Giovedì 26 febbraio alle 13.30 a palazzo Alvarez

Le Cantate seicentesche di Luigi Rossi, conferenza con Alessio Ruffatti

Incontro del Dams Musica aperto a tutti gli studenti

“L’edizione critica delle cantate di Luigi Rossi (1597-1653)” è il tema dell’incontro-conferenza con Alessio Ruffatti dell’Université de Provence-Aix Marseille I che si terrà giovedì 26 febbraio alle 13.30 nell’aula Spazio Musica di palazzo Alvarez in via Diaz 5 a Gorizia. L’incontro, organizzato dal Dams Musica dell’Università di Udine e inserito nell’ambito delle attività di dottorato, è aperto a tutti gli studenti dell’Ateneo e consentirà di approfondire la produzione di cantate da camera di uno dei più importanti compositori del Seicento romano.
 
Alessio Ruffatti è dottore di ricerca in Storia dei beni artistici e musicali all’Università di Padova in cotutela con l’Università Paris Sorbonne-Paris IV. Ha insegnato all’Unità di formazione e ricerca di musica e musicologia dell’Università Paris Sorbonne-Paris IV, al Conservatorio di Benevento, e attualmente è docente all’Université de Provence-Aix Marseille I. Numerose le pubblicazioni su periodici internazionali di settore e le partecipazioni a convegni internazionali organizzati, tra l’altro, dall’Accademia di Santa Cecilia, Università di Parma, Baroque Biennial Conference (Università di Leeds).
 
La conferenza affronterà i temi relativi alle fonti che tramandano il repertorio da camera di Luigi Rossi, considerazioni storico-culturali e analitiche sulla scelta dei testimoni-guida per l’edizione critica e l’analisi di alcuni casi specifici. Musicista alle dipendenze dei Borghese e dei Barberini, Rossi è considerato il più importante esponente della sua generazione nella produzione di cantate da camera, il cui corpus delle fonti musicali è quasi interamente manoscritto e testimonia l’importante diffusione della musica italiana in Europa nella seconda metà del Seicento. Il corpus, probabilmente in gran parte posteriore alla morte del compositore, presenta non solo fonti redatte a Roma, ma anche diverse copiate in Francia, Inghilterra, Svezia e Germania nella seconda metà del Seicento e per tutto il Settecento.

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