Cultura per combattere la violenza contro le donne
L'Ateneo istituisce il premio di laurea "Silvia Gobbato"
In ricordo della giovane laureata dell’Ateneo friulano un riconoscimento di 3000 euro per la migliore tesi in discipline giuridiche sul fenomeno della violenza di genere
L’Università di Udine ha istituito un premio di laurea in memoria di Silvia Gobbato, assassinata lo scorso 17 settembre, per promuovere ‘studi di genere’, con particolare riguardo ai temi relativi alla violenza nei confronti delle donne. Il premio, del valore di tremila euro, è riservato a studentesse e studenti dell’Ateneo friulano che concluderanno gli studi di area giuridica nel prossimo anno accademico (2013-2014), approfondendo il tema della violenza di genere. Bando del premio e ulteriori informazioni saranno disponibili sul sito dell’Ateneo, www.uniud.it. L’iniziativa è promossa dal Comitato unico di garanzia dall’Università. Il decreto che istituisce il premio è l’ultimo atto ufficiale firmato dal rettore, Cristiana Compagno, che oggi 30 settembre termina il suo mandato.
Silvia Gobbato si laureò brillantemente (110 e lode) in Giurisprudenza, nel 2009, presso facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Udine e, nel 2006, frequentò una delle prime edizioni del corso ‘Donne, Politica e Isituzioni’ attivato dall’Ateneo.
«Questo premio di laurea per i futuri laureati di area giuridica – spiega il rettore Cristiana Compagno – intende promuovere una cultura dell’eguaglianza di genere ed è un’iniziativa basata sulla convinzione che propria la cultura possa essere una forma di prevenzione e di protezione contro le discriminazioni e le violenze nei confronti delle donne. Da qui l’idea di dedicare il premio alla memoria di Silvia Gobbato».
«Le statistiche – ricorda la delegata dell’ateneo alle pari opportunità, Marina Brollo, docente di diritto del lavoro – segnalano che le donne e le ragazze sono maggiormente esposte al rischio di subire violenze di genere. Da qui l’esigenza di diffondere, con azioni positive, come questo premio di laurea, il valore dell’eguaglianza e di farlo coinvolgendo sia ragazze sia ragazzi nello studio delle pari opportunità».