Nell’ambito del Corso di perfezionamento Firb “Valori identitari e imprenditorialità” rivolto a discendenti di friulani emigrati in Brasile e Argentina
“L’italiano nel ‘mercato globale delle lingue’” è il tema della tavola rotonda in programma venerdì 22 giugno alle 10.30 nella sala convegni Gusmani di palazzo Antonini, in via Petracco 8 a Udine. L’incontro, organizzato dal dipartimento di Studi umanistici dell’Università di Udine in collaborazione con l’Ente Friuli nel Mondo, rientra nelle attività didattiche e scientifiche del Corso di perfezionamento Firb in “Valori identitari e imprenditorialità”, destinato a giovani laureati discendenti di emigrati friulani in Sudamerica.
Dopo i saluti del delegato del rettore per la didattica, Fabio Vendruscolo, sono previsti gli interventi di Massimo Vedovelli, rettore dell’Università per Stranieri di Siena, Monica Barni, vicepreside della facoltà di Lingua e cultura Italiana e direttore del Centro Certificazione Cils (Certificazione di Italiano come Lingua Straniera) dell’Università per Stranieri di Siena, Camilla Bettoni (Università di Verona) e Fabio Finotti (direttore del Center for Italian Studies della University of Pennsylvania) che offriranno il punto di vista di studiosi da tempo impegnati a esplorare le condizioni della lingua e cultura italiana rispettivamente sul fronte dell’Australia e degli Stati Uniti.
A seguire saranno presentati i volumi “Storia linguistica dell’emigrazione italiana nel Mondo (Sleim)” a cura di Massimo Vedovelli (Roma, Carocci, 2011), un’opera di sintesi delle vicende linguistiche e culturali dell’emigrazione italiana nel mondo, e “Nuovi valori dell’italianità nel mondo. Tra identità e imprenditorialità” a cura di Raffaella Bombi e Vincenzo Orioles (Udine, Forum, 2011) che rappresentano i ‘prodotti della ricerca’ del Progetto nazionale Firb 2009-2012.
«Quella di ‘mercato delle lingue’ – spiega Bombi - rappresenta una metafora del sistema competitivo delle lingue a livello internazionale e, di riflesso, della capacità di attrazione che i valori linguistici e culturali di una determinata comunità esercitano presso gli stranieri. L’italiano, “lingua senza impero”, a dispetto della fragilità istituzionale è in grado di posizionarsi nel ranking delle lingue del mondo a un livello inaspettato raggiungendo il sesto o addirittura il quinto posto nel ‘parco lingue’, secondo l’immagine di Vedovelli per l’interesse all’apprendimento o come lingua dei panorami urbani e anche di Internet. Posto che l’attrattività di una lingua è funzione di quella del sistema sociale, economico, culturale di cui essa è veicolatrice – prosegue - va da sé che lo scenario della tavola rotonda si estenderà alle dinamiche complessive e attuali del sistema paese».
Ma quali sono i nuovi valori che fanno dell’italiano una lingua forte nel mercato planetario delle lingue? Quali sono le nuove forme di attrattività dell’italiano nel mondo? Quale può essere il ruolo dell’universo migratorio visto sempre più come capitale umano straordinario per favorire la diffusione della lingua italiana nel mondo? «A queste domande cercherà di dare risposta la tavola rotonda - aggiunge Vincenzo Orioles -, senza contare la condizione degli italici, un concetto nuovo che ridefinisce le categorie culturali cui siamo abituati da anni e che si estende a tutti coloro che hanno abbracciato valori e stile di vita dell’Italian way of life».