Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro nominato commissario

Il rettore De Toni: «Un riconoscimento alla sua persona, al Dipartimento di Area medica e all'Ateneo di Udine»

Il prof. Silvio Brusaferro è da oggi il nuovo commissario per l’esercizio delle funzioni del presidente dell’Istituto Superiore di Sanità. Professore ordinario di Igiene e medicina preventiva e direttore del Dipartimento Area medica dell’Università di Udine, Brusaferro, nato a Udine l’8 aprile 1960, è anche direttore SOC accreditamento, gestione del rischio clinico e valutazione delle performance dell’Azienda sanitaria universitaria integrata di Udine. La nomina segue le dimissioni del presidente Walter Ricciardi che ha lasciato l’incarico dal 1° gennaio scorso.

«La designazione di Silvio Brusaferro a commissario dell'Iss – commenta il rettore dell’Università di Udine, Alberto De Toni -  è un riconoscimento alla sua persona, al Dipartimento di Area medica e all'Ateneo di Udine. Una scelta basata sulla sua professionalità e sul suo curriculum di alto profilo. Un buon inizio d'anno per il Ministero della salute, l'ISS e il nostro Ateneo. In bocca al lupo a lui e i migliori auspici per una importante struttura nazionale condotta fin qui con grande capacità dal presidente uscente prof. Walter Ricciardi».

Il commissario assicurerà l’operatività in vista della nomina del presidente che sarà effettuata sulla base dei curriculum che arriveranno nelle prossime settimane, come previsto dal regolamento dell’Istituto Superiore di Sanità.

«Ringrazio il ministro della Salute, Giulia Grillo, per aver pensato a me per questo difficile incarico – dichiara il neocommissario Brusaferro -. Sono chiamato a traghettare questo Istituto verso una nuova governance che sarà definita nei prossimi mesi e con questo spirito di servizio intendo caratterizzare la mia azione di commissario. Raccolgo le redini di un Istituto che sotto la guida del presidente professor Ricciardi, che ringrazio per quanto fatto, ha visto un rinnovato protagonismo su scala nazionale e internazionale».

E, conclude Brusaferro: «L’Iss è un’istituzione e una risorsa fondamentale, una bussola per la ricerca a livello internazionale, per il nostro Paese e per il Servizio sanitario nazionale. Considero mio dovere mettere a disposizione la mia esperienza e i miei rapporti nazionali e internazionali per dare continuità alle progettualità avviate e proseguire nell’opera di valorizzazione e rafforzamento di tutte le sue componenti, assicurando quella necessaria indipendenza che la scienza impone».

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