Giornata di studio lunedì 21 maggio a Palazzo Florio a Udine

Internet e cellulari, modernizzazione ed effetti sociali in Cina

Sociologi, massmediologi, economisti
ed esperti di Ict italiani e cinesi a confronto

        La Cina rappresenta il più grande mercato mondiale di telefoni cellulari e si avvia ben presto a esserlo anche per internet. Il numero di abbonamenti al telefono fisso e mobile ha infatti raggiunto i 750 milioni, mentre gli utilizzatori di internet sono 137 milioni circa. Ma fino a che punto i nuovi media sostengono la modernizzazione cinese e quali sono le conseguenze sociali dell’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione? Per cercare di rispondere a queste e ad altre domande e per discutere di “Modernizzazione ed effetti sociali dei nuovi media in Cina” una ventina di esperti italiani e cinesi parteciperanno a una giornata internazionale di studio che si terrà lunedì 21 maggio con inizio alle 9, nella sala del Consiglio di Palazzo Florio, in via Palladio 8 a Udine. L’incontro è promosso dai dipartimenti di Economia, società e territorio dell’Università di Udine e di Sociologia dell’Università di Trento e dall’Associazione italiana di sociologia. 

        Dopo i saluti iniziali del rettore Furio Honsell, il professor Bruno Tellia farà il punto sulla collaborazione scientifica e accademica tra l’Università di Udine e quelle cinesi. All’incontro parteciperanno docenti e ricercatori degli atenei di Pechino, dello Zhejiang e del Politecnico di Hong Kong, delle università di Udine, Trento, Trieste, Cattolica di Milano e del Centro di alti studi sulla Cina contemporanea di Torino. 

        «La modernizzazione della Cina – spiega la coordinatrice scientifica della giornata di studi, Leopoldina Fortunati, docente di Sociologia dei processi culturali e comunicativi all’Università di Udine – non significa solo produzione a basso valore aggiunto, ma anche appropriazione e sviluppo di tecnologie molto sofisticate. La Cina infatti è un grande produttore mondiale di Information technology, cioè hardware, software e apparecchiature per telecomunicazioni. E lo sarà sempre di più, dati i massicci investimenti governativi che affluiscono in tale settore».

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