Domani, martedì 28 marzo, al polo scientifico dell’ateneo di Udine

In Ateneo per scoprire la fisica delle particelle e partecipare per un giorno agli studi del Cern

“Masterclass” con 50 ragazzi da 9 scuole di Udine, Pordenone, Trieste e Venezia per conoscere dal vivo le ricerche dei fisici di Ginevra

Sono una cinquantina quest’anno gli studenti di 9 scuole superiori delle province di Udine, Pordenone, Trieste e Venezia che domani, martedì 28 marzo, presso l’aula multimediale del Dipartimento di Scienze matematiche, informatiche e fisiche dell’Università di Udine (via delle Scienze 206), potranno conoscere dal vivo come funzionano le ricerche dei fisici del CERN di Ginevra. L’occasione è data dall’iniziativa “Masterclass”, coordinata in Italia dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) e realizzata in collaborazione con l’Ateneo friulano. I ragazzi verranno accompagnati dai ricercatori in un affascinante viaggio nelle proprietà delle particelle infintamente piccole, che sono i mattoni della materia, ed esploreranno i segreti dell’acceleratore LHC (Large Hadron Collider), dove nel luglio 2012 è stato scoperto il bosone di Higgs.

In particolare, «la giornata – spiega Marina Cobal, coordinatrice nazionale dell’esperimento ATLAS all’LHC, e docente del Dipartimento Politecnico di ingegneria e architettura dell’ Università di Udine - si suddividerà in lezioni e seminari sugli argomenti fondamentali della fisica delle particelle, seguite nel pomeriggio da esercitazioni al computer per ricostruire le collisioni con le quali, 100 metri sotto terra nel tunnel lungo 27 chilometri sotto Ginevra, i protoni che sono fatti circolare nell’ LHC in due fasci che viaggiano lungo l’anello in versi opposti, si sono scontrati quasi alla velocità della luce».

I ragazzi a Udine utilizzeranno i veri dati provenienti dall’esperimento ATLAS, per simulare negli esercizi l’epocale scoperta del bosone di Higgs e dei bosoni Z, questi ultimi che nel 1984 valsero il premio Nobel a Carlo Rubbia. A fine giornata, proprio come in una vera collaborazione di ricerca internazionale, gli studenti si collegheranno in videoconferenza, con i coetanei di tutto il mondo che hanno svolto gli stessi esercizi in altre università (Lecce, Stoccolma, Pavia, Bergen), per discutere insieme i risultati ottenuti.

Gli studenti presenti domani all’Università di Udine provengono dall’istituto “Bertoni”, dal liceo scientifico “Copernico” e dall’Isis “Malignani” di Udine, dall’Isis “Solari” di Tolmezzo (Ud), dai licei “Leopardi - Majorana” e “Grigoletti” di Pordenone, dall’Isis “Pujati” di Sacile (Pn), dal liceo “Petrarca” di Trieste e dall’istituto “Belli” di Portogruaro (Ve).

Le Masterclass si svolgono contemporaneamente in 52 diverse nazioni, coinvolgono più di 200 tra i più prestigiosi enti di ricerca e università del mondo e più di 13 mila studenti delle scuole superiori. Per l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, oltre alla sezione di Udine, sono presenti i Laboratori Nazionali di Frascati, il Tifpa di Trento e le sezioni di Bari, Bologna, Cagliari, Cosenza, Ferrara, Firenze, Genova, Lecce, Milano, Milano-Bicocca, Napoli, Padova, Pavia, Perugia, Pisa, Sapienza Università di Roma, Roma Tor Vergata, Roma Tre, Torino, Trieste.

L’iniziativa, giunta alla tredicesima edizione, fa parte delle Masterclass internazionali organizzate da IPPOG (International Particle Physics Outreach Group) e a Udine sono realizzate dal Dipartimento Politecnico di ingegneria e architettura, dal Dipartimento di Scienze matematiche, informatiche e fisiche, e dal Centro interdipartimenale di ricerca didattica (Cird), all’interno del progetto PLS- Idifo 6.

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