Distribuzione in anteprima martedì 3 aprile a palazzo Florio

Il friulano strizza l'occhio dalle vetrine dei locali pubblici

Arriva lo “smile” made in Friuli
per invogliare l’uso della “marilenghe”

        Arriva lo “smile” made in Friuli, che dal mese prossimo dalle vetrine dei locali pubblici o applicato su auto, zaini, caschi per moto strizzerà l’occhio alla gente dichiarando ammiccante “Jo o feveli furlan” (io parlo friulano). Attraverso questa immagine, stampata su un adesivo colorato, di una faccina che fa intendere con simpatia di saper parlare friulano, segnalando la disponibilità a un immediato approccio comunicativo in “marilenghe”, il Centro interdipartimentale sulla cultura e la lingua del Friuli (Cirf) dell’università di Udine promuoverà l’uso della lingua friulana nei locali pubblici e fra i giovani. L’adesivo è realizzato in due dimensioni, una adatta alle vetrine dei locali degli esercizi pubblici e una, più piccola, per un uso più informale e facilmente applicabile su diversi oggetti e superfici.
 
        Il gadget sarà distribuito in anteprima martedì 3 aprile in occasione della ricorrenza della festa della Patria del Friuli, nell’ambito della tavola rotonda “Studiâ pal Friûl”, che si terrà alle 14.30 nella sala Florio di palazzo Florio, in via Palladio 8 a Udine. Successivamente, gli “smile” potranno essere ricevuti o ritirati gratuitamente rivolgendosi al Cirf, in via Petracco 6 a Udine, telefono 0432 556480, e-mail cirf@uniud.it.
 
        «Lo “smile” adesivo – spiega la coordinatrice del progetto, Priscilla De Agostini, del Cirf – permette di riconoscersi immediatamente come “parlanti” creando un clima favorevole alla lingua dell’ambiente e invogliando e stimolando le persone a scegliere per il primo approccio comunicativo la propria lingua anche all’interno dei locali e degli esercizi pubblici». «Con questa nuova azione di promozione della lingua friulana – aggiunge il direttore del Cirf, Piera Rizzolatti -, realizzata grazie ai fondi della legge 492/99 sulla tutela delle minoranze linguistiche storiche, l’Ateneo friulano, e in particolare il Cirf, confermano il loro impegno per la crescita e lo sviluppo della lingua e della cultura del Friuli».

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