Venerdì 11 e sabato 12 maggio a Padova

Festival della complessità: salute, futuro e cure collaborative tra teoria ed esperienze

Il rettore Alberto De Toni interverrà su “Vivere e agire nella complessità anticipando il futuro”

L’11 e il 12 Maggio approderà a Padova il Festival della Complessità, che si articolerà in 12 eventi pensati come occasione di relazione e confronto tra esperti di discipline diverse e cittadini partecipi e incuriositi. L’evento centrale si terrà sabato mattina,12 maggio,  nell’aula Anziani di Palazzo Moroni  (sede del comune di Padova): il rettore dell’Università di Udine, Alberto De Toni, parlerà di  “Vivere e agire nella complessità anticipando il Futuro”; i dottori Stefano Ivis, Fulvio Forino e Domenico Mantoan interverranno su complessità della cure e della presa in cura; il sociologo Alessandro Addorisio e l’ingegner Arturo Lorenzoni discuteranno di inclusione sociale e sostenibilità.

Il Festival della Complessità si propone di mobilitare e valorizzare quel patrimonio di creatività e di risorse civili, scientifiche e culturali così capillarmente presenti nelle nostre realtà. E’ un’occasione per generare nuove idee e nuove visioni e per confrontarsi con la complessità dei problemi concreti e l’incertezza dell’epoca in cui viviamo.

Quale futuro vivendo e agendo nella complessità? Dove sta andando la sanità? ll destino della nostra salute è scritto solo nel DNA? Quale importanza hanno l’ ambiente naturale e sociale e la comunità dove viviamo? La cura è una costante antropologica?  Le cure sono standard o possono essere personalizzate? Perché i nostri figli sono così difficili? C’è ancora posto nelle nostre società complesse per l’anziano fragile? Quali sfide, problemi, opportunità in una società sottoposta ai flussi migratori? La città è un insieme di parti o ha una sua complessità organizzativa? Le varie parti di una pianta stanno tra loro in un semplice rapporto di causalità meccanica? Quali scoperte nell’esplorare il sistema complesso animale – uomo?

Non troveremo certo tutte le risposte, ma almeno potremo dire che possediamo le domande. 

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