Progetto dell’Ateneo finanziato dalla Regione per realizzare un sistema cogenerativo per produrre elettricità e calore con materiale agroforestale
Il tema dell’utilizzo delle biomasse agroforestali per aumentare l’impiego delle fonti rinnovabili per la produzione di energia sarà al centro di un convegno dell’Università di Udine in programma venerdì 28 maggio, alle 9, presso la Casa della Contadinanza del Castello di Udine. Il convegno, intitolato “Le prospettive della gassificazione da biomassa in Friuli Venezia Giulia”, è promosso dal dipartimento di Scienze agrarie e ambientali dell’ateneo. Nell’occasione sarà presentato il progetto “CoGasLegno” che prevede uno studio di fattibilità, monitoraggio e verifica per realizzare un sistema cogenerativo per la produzione di elettricità e calore utilizzando materiale agroforestale. Il progetto è condotto da un gruppo di ricerca del dipartimento di Scienze agrarie e ambientali, coordinato dal professor Rino Gubiani, e finanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia.
«La cogenerazione – spiega Gubiani, docente di Meccanica agraria – è la produzione contemporanea di elettricità e calore, dove è importante sfruttare ambedue le forme energetiche per la maggiore quota possibile. Questo vale soprattutto per il calore che è sì la parte meno pregiata ma che può avere svariati utilizzi, per esempio essicazione e teleriscaldamento, e soprattutto concorrere a un rapido rientro dei costi sostenuti».
Oltre a favorire il maggior utilizzo di fonti rinnovabili per produrre energia, l’impiego di biomasse agroforestali permette alle aziende agroforestali di diversificare la produzione. «Questo consente – sottolinea Gubiani – una maggiore stabilità del reddito grazie alla possibilità di usufruire degli incentivi di 280 euro per mega watt per la generazione di energia elettrica da fonti rinnovabili previsti dalla legge numero 99 del 2009». Inoltre, le aziende agricole regionali possono usufruire delle misure incluse nel Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 per finanziare l’installazione di impianti per l’ottenimento di energia da fonti rinnovabili. Attualmente, a livello regionale l’energia fornita da tutte le fonti rinnovabili, incluse idroelettrico e biomasse, è del 6,5 per cento, pari a 359 mila tonnellate equivalenti di petrolio (tep), rispetto a un consumo interno lordo di energia di 5 milioni 557 mila tep.
In generale, le biomasse comprendono vari materiali di origine biologica e scarti delle attività agricole, forestali e industriali che vengono riutilizzati in apposite centrali termiche per produrre energia elettrica. Si va dal legname da ardere e ai residui agricoli e forestali, dagli scarti dell’industria agroalimentare ai reflui degli allevamenti, dai rifiuti urbani alle specie vegetali coltivate per lo scopo.
Il convegno si aprirà con la presentazione del progetto CoGasLegno. Seguirà l’intervento di Giacobbe Braccio, dell’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (Enea), che spiegherà le attività di ricerca condotta dall’ente sulla gassificazione della biomassa. Guidobono Cavalchini, dell’Università di Milano, illustrerà invece le prospettive nell’utilizzo della cogenerazione da biomassa forestale in ambito montano. Toccherà quindi ad Alessandro Peressotti, dell’Università di Udine, parlare delle prospettive nell’utilizzo del biochar, o carbone vegetale, in agricoltura. Daniele Dell’Antonia, dell’ateneo friulano, presenterà lo studio di fattibilità per la realizzazione di un impianto di gassificazione in Friuli Venezia Giulia. Qualità dell’aria e biomasse, impatti e soluzioni tecnologiche sarà il tema della relazione con cui Daniele Della Toffola, Fabiano Turoldo e Giorgio Mattassi dell’Arpa Friuli Venezia Giulia chiuderanno i lavori della mattinata.
L’incontro riprenderà alle 14.30 e sarà incentrato sulle applicazioni tecnologiche della gassificazione e vedrà il contributo tecnico-scientifico di rappresentanti di aziende italiane e austriache. Ai partecipanti al convegno sarà anche distribuita copia del volume “Progetto Bioenergy-FVG: progettazione, messa in funzione e gestione di impianti pilota per l’utilizzo di biomasse agroforestali”.