Lunedì 26 marzo alle 17 nella sede della Fondazione Giorgio Cini a venezia

Concerto del laboratorio Mirage in onore del Presidente Napolitano

Esecuzione di musica elettronica con le opere restaurate di Nono e Maderna

Lunedì 26 marzo alle 17 nella sede della Fondazione Giorgio Cini sull’Isola di San Giorgio a Venezia il Laboratorio d’eccellenza Mirage dell’Università di Udine eseguirà le opere di elettronica pura “Omaggio a Emilio Vedova” di Luigi Nono (1960) e “Notturno” di Bruno Maderna (1956) nell’edizione recentemente restaurata, alla presenza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e del sindaco di Venezia Massimo Cacciari. «Omaggio a Emilio Vedova – spiega Roberto Calabretto coordinatore del concerto e docente al Dams di Gorizia - è una composizione memorizzata su nastro magnetico a quattro tracce dedicata al pittore veneziano ed è una delle prime opere quadrifoniche del repertorio elettronico italiano. Notturno, composizione interamente costruita a partire dal rumore che viene filtrato ed elaborato in un breve tessuto sonoro, è invece il primo lavoro portato a termine da Maderna dopo l’apertura dello Studio di Fonologia Musicale della Rai di Milano, avvenuta nel 1955». I Laboratori Audio del Dams dell’Università di Udine a Gorizia hanno realizzato, in collaborazione con lo Studio di Fonologia Musicale della Rai di Milano, con Casa Ricordi e con la consulenza tecnico-artistica di Alvise Vidolin, le copie conservative su supporto digitale delle opere su nastro di Luigi Nono e in sinergia con lo Studio di Fonologia Musicale della Rai di Milano le copie conservative su supporto digitale delle opere di Bruno Maderna.
 
Le opere
 
Luigi Nono “Omaggio a Emilio Vedova” (1960)
 
Omaggio a Emilio Vedova, per nastro magnetico a quattro tracce, è la prima opera elettronica realizzata da Luigi Nono presso lo Studio di Fonologia della Rai di Milano. Dopo anni di frequentazione saltuaria dello Studio milanese, al seguito di Bruno Maderna e Luciano Berio, nel 1960, grazie ad una «campagna di apertura» della Rai che voleva creare un proprio repertorio elettroacustico, venne finalmente data a Nono la possibilità di creare una sua composizione originale. Ne nacque una delle prime opere quadrifoniche del repertorio elettronico italiano dopo Momenti (1960) di Luciano Berio ­ e l’unica composizione di elettronica pura del catalogo noniano.
 
Bruno Maderna “Notturno” (1956)
 
Prima opera composta ufficialmente da Maderna presso lo Studio di Fonologia della Rai di Milano (inaugurato l’anno precedente), Notturno apre, assieme a Mutazioni (Milano 1955) di Berio, la produzione italiana di musica elettronica. Dopo la prima a Darmstadt (20 luglio 1956) Notturno è stata messa in ombra da altre composizioni, quali la precedente Musica su due dimensioni (Colonia 1952) e la successiva Continuo (Milano 1957), ma per la sua attenzione al timbro e all’“espressività della macchina” (ne sono un chiaro segno l’uso “umano” di strumenti di controllo quali il volume, che determina gli inviluppi degli eventi sonori, e la velocità, che produce glissandi) è, tutt’oggi, un simbolo dell’estetica maderniana. Il titolo significa letteralmente «fatto di notte», quando a Maderna e a Berio era concesso utilizzare lo Studio per le loro sperimentazioni musicali.
 

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