Dal 27 marzo e fino a dicembre, in sette conferenze aperte al pubblico, Università e Città si incontrano. Obiettivo, far conoscere e discutere, confrontandosi anche in aperto dibattito, tematiche tecnico-scientifiche culturalmente stimolanti e di significativo impatto sociale. L’iniziativa, promossa dalla facoltà di Ingegneria dell’ateneo udinese e intitolata “Ingenium 2007 - L’Università incontra la città. Le nuove frontiere dell’Ingegneria e dell’Architettura”, nasce dall’idea che «comunicare la conoscenza – dice Pietro Giannattasio, responsabile della comunicazione per la facoltà di Ingegneria e coordinatore della manifestazione – diventa imperativo di fronte a un processo di innovazione tecnologica che pare inarrestabile, esplosivo a tal punto che gli stessi protagonisti stentano a prevederne gli sviluppi futuri».
In sette conferenze pubbliche, dunque, docenti della facoltà udinese di Ingegneria incontreranno i cittadini per condividere le implicazioni tecniche, economiche, umane ed etiche degli sviluppi tecnologici in atto, nonché le scelte imposte dallo scenario attuale e da quelli futuribili. «In un mondo ipervascolarizzato da elementi tecnico-scientifici – puntualizza Giannattasio -, una loro percezione fondata e consapevole non fa più solo cultura, ma diventa un supporto indispensabile del quotidiano, talvolta persino vitale».
Primo appuntamento con “Ingenium 2007” martedì 27 marzo dalle 20.30 alle 22.30 nella sala Ajace del palazzo municipale. Porteranno i saluti il sindaco di Udine, Sergio Cecotti, e il rettore dell’ateneo friulano, Furio Honsell. Il preside della facoltà di Ingegneria, Alberto Felice De Toni, coordinerà l’incontro e con Pietro Giannattasio illustrerà l’iniziativa. Marcello Riuscetti e Fabio Crosilla, rispettivamente docenti di geofisica applicata e topografia e cartografia, parleranno di “Rischio sismico in Friuli Venezia Giulia. Le prospettive aperte dalle nuove tecnologie di rilevamento del territorio”.
Sul tavolo del dibattito, la sfida ancora aperta per l’ingegneria, non solo su come riconoscere la danneggiabilità dei vecchi edifici, ma anche sull’individuazione preventiva dei punti di crisi del sistema antropico e sulla messa a punto di appropriate strategie di governo delle emergenze. Grandi alleati in questa sfida sono i nuovi metodi di rilevamento dell’edificato basati su tecnologie di laser-scanning, che consentono di abbreviare drasticamente i tempi di raccolta dei dati necessari quando si opera su scala regionale.
Le successive conferenze si terranno sempre il mercoledì in sala Ajace dalle 20.30 alle 22.30. Il
18 aprile Antonio Abramo affronterà il “Pervasive computing, ovvero il miracolo dell’ubiquità: scenari e tecnologie per la futura società dell’informazione”. Il
16 maggio “La città come investitore: pubblico e privato dopo la fine dei talismani ideologici” sarà il tema affrontato da Augusto Romano Burelli. Alessandro Gasparetto, il
6 giugno, si occuperà di “Uomo, robot e intelligenza artificiale”. L’“Effetto Serra: ipotesi di scenari futuri e tecnologie di intervento” sarà il tema trattato da Marilena Tolazzi il
10 ottobre. Infine, il
7 novembre Guido Nassimbeni discuterà “Cina e India: il risveglio industriale dei giganti asiatici” e il
5 dicembre Alberto Pratelli illustrerà “La forza della semplicità e delle nuove forme. Dal disegno della tradizione alle future forme architettoniche, senza parlare di sosteni-bio-eco-ecc.”.