Honsell e Savino hanno firmato l’accordo. Percorso unico in Italia
L’ateneo di Udine laurea l’esperienza dei ragionieri commercialisti che potranno conseguire il titolo di studio universitario grazie a una riformulazione dell’attuale corso di laurea triennale in Economia e amministrazione delle imprese della facoltà di Economia. Il piano di studi verrà sviluppato secondo un modello unico in Italia. Il percorso formativo tradizionale sarà modellato ad hoc sulla base delle caratteristiche dei “ragionieri-studenti”. Agli iscritti verranno riconosciuti fino ad un massimo di 60 crediti: 27 al momento dell’iscrizione e ulteriori 33 condizionati al superamento di un numero di esami pari a 30 crediti su insegnamenti aziendali e giuridici. Ulteriori 55 crediti saranno poi acquisiti con la frequenza di insegnamenti personalizzati. Per arrivare ai 180 crediti utili a conseguire la laurea triennale, quindi, rimarranno soltanto 29 crediti da ottenere frequentando insegnamenti ordinari e gli ultimi 6 crediti per la prova finale.
Il progetto, che conferma ancora una volta la flessibilità dell’ateneo friulano e la sua rapidità ad adeguarsi alle richieste del mercato, è stato sancito da un’apposita convenzione, sottoscritta a da Mario Savino, presidente del Collegio dei ragionieri del Friuli che conta circa 270 gli iscritti, e da Furio Honsell, rettore dell’università di Udine, affiancato per l’occasione dal preside della facoltà di Economia, Gian Nereo Mazzocco e dai docenti Eugenio Comuzzi e Mario Nussi che hanno predisposto il progetto. “E’ un progetto unico in Italia per la strutturazione dei crediti – ha sottolineato Savino – e incentiva gli iscritti ad arrivare alla fine del percorso. L’università infatti è stata molto attenta e sensibile verso la nostra categoria e la partecipazione al corso è una dimostrazione di grande professionalità da parte dei ragionieri”. L’iniziativa, infatti, è rivolta ai ragionieri non più giovanissimi, visto che dal 1992 la laurea è titolo di studio obbligatorio per iscriversi al Collegio dei ragionieri commercialisti. “L’obiettivo dell’iniziativa – ha dichiarato Honsell – è realizzare un reale progetto di formazione continua, al servizio del territorio”. Il processo per il riconoscimento dei crediti, infatti, è particolarmente complesso, perché l’intenzione, come ha evidenziato Mazzocco, non era quella di realizzare “una modalità facile di ottenere la laurea, ma un percorso serio che porti a conseguire il titolo e non solo a vedersi riconosciuti alcuni crediti iniziali”.
Le lezioni si svolgeranno in periodi dell’anno congeniali con gli impegni di lavoro dei professionisti, evitando, ad esempio, il momento delle dichiarazioni dei redditi, anche attraverso lezioni serali. Il corso partirà nel 2007. A metà gennaio l’università pubblicherà un’integrazione al manifesto degli studi che specificherà luoghi, orari dei corsi e modalità di iscrizione. Dopodichè gli interessati potranno iscriversi e il primo blocco di lezioni partirà fra marzo e aprile. La sede delle lezioni sarà sicuramente universitaria, ma sarà stabilita sulla base del numero degli iscritti e degli orari di lezione. Non esiste numero chiuso, ma le tasse varieranno a seconda del numero degli iscritti e serviranno a coprire una parte dei costi aggiuntivi per l’attività didattica e di tutoraggio. Gli iscritti, infatti, avranno un tutor a disposizione per tutta la durata del corso.
Quali i requisiti di ammissione? Possono partecipare i ragionieri iscritti all’albo che abbiano maturato un’esperienza professionale decennale e che hanno esercitato abitualmente la professione nei 5 anni precedenti la richiesta di immatricolazione. I requisiti necessari per poter inoltrare la richiesta di immatricolazione verranno preventivamente “certificati” dal Collegio dei ragionieri di Friuli, quindi servirà sia il parere positivo della commissione didattica che presiede il corso di laurea triennale e sia quello del consiglio di facoltà. Il progetto si rivolge per ora ai ragionieri delle province di Udine e Gorizia. L’idea è di estendere questa possibilità anche agli iscritti dei collegi di Pordenone e Trieste, realtà che hanno già espresso l’intenzione di sottoscrivere con l’Università di Udine una medesima convenzione.