Grande successo per la finalissima condotta da Fabio Fazio
Udine e Milano si aggiudicano a pari merito il primo posto al Premio nazionale dell'innovazione
Terzo classificato l'ateneo di Padova
Si è chiusa con la vittoria in ex-aequo dei progetti Foodtech e Ske, rispettivamente dell’Università degli Studi di Udine e del Politecnico di Milano, la quarta edizione del Premio Nazionale per l’Innovazione mentre si è classificata al terzo posto l’Università di Padova con il progetto Ananas. La competizione, dedicata alle migliori e più innovative idee imprenditoriali ad alto contenuto di conoscenza a livello italiano, ha premiato tre progetti che opereranno nel settore agro-alimentare (Udine), salute (Milano) e biotecnologia (Padova) che diventeranno vere e proprie imprese entro sei mesi. I primi due gruppi classificati hanno ricevuto un premio di 45mila euro ciascuno, mentre il terzo si è aggiudicato 20mila euro.
La consegna dei riconoscimenti è stata solo l’ultimo atto di una giornata che ha visto protagonisti i 36 progetti finalisti, provenienti dalle 12 Start Cup di tutta Italia. La giornata si è infatti aperta con l’inaugurazione dell’Expo Innovazione, lo spazio espositivo nel quale i gruppi, provenienti da 27 università, hanno presentato le proprie idee innovative al pubblico dei visitatori, al mondo degli investitori e alla giuria. Prima del taglio del nastro che ha dato ufficialmente il via a PNI 2006, alla presenza dei rappresentanti delle maggiori realtà istituzionali ed economiche del territorio, Manuela Croatto, project manager dell’evento, ha presentato l’Expo innovazione: “Abbiamo voluto accogliere i visitatori – ha illustrato - facendo risuonare le note de “Le quattro stagioni” di Vivaldi perché è da un anno che ci prepariamo per ospitare al meglio questa finale. Si tratta di una nota culturale che si collega alla decisione di abbinare un aforisma ad ogni stand: una scelta che vuole suscitare emozioni ma anche evidenziare come questi progetti innovativi abbiano in sé un alto valore per la cultura del nostro Paese”. La giornata è proseguita con la tavola rotonda dal titolo “Idee, ricerca, passione: il futuro in cantiere”, moderata dal giornalista Luca De Biase, che ha visto protagonisti Furio Honsell, rettore dell’Università di Udine, Vincenzo Pozzolo, presidente di PNI Cube, Enrico Bertossi, assessore regionale alle attività produttive, Matteo Colaninno, presidente dei giovani imprenditori di Confindustria e Innocenzo Cipolletta, presidente de Il Sole 24 ore. L’appuntamento ha permesso di dare vita ad un dibattito a più voci sul valore del Premio ma, anche, di fare il punto sul ruolo svolto dalle università e dalle imprese nel favorire l’attuazione di processi innovativi. “L’innovazione - ha indicato Cipolletta - non è innata nel mondo delle imprese ma è derivata dalla necessità di confrontarsi con la concorrenza”.
L’evento clou dell’edizione 2006 di PNI è stata la serata “La Notte degli Innovatori”, condotta da Fabio Fazio nella cornice del Teatro Nuovo Giovanni da Udine, che ha visto salire sul palco alcuni dei protagonisti dell’evento, primo fra tutti il magnifico rettore Furio Honsell, oltre a Cristiana Compagno direttore scientifico e presidente della giuria del Premio, a Manuela Croatto, al sindaco di Udine Sergio Cecotti, a Matteo Colaninno, a Roberto Cosolini, assessore della Regione Fvg al lavoro, formazione, università e ricerca, e a Vincenzo Pozzolo. Anche il ministro per le riforme e l’innovazione nella pubblica amministrazione, Luigi Nicolais, è intervenuto sottolineando come il futuro dell’Italia sia nella capacità di innovare. Analogamente il presidente della Regione Fvg Riccardo Illy, che ha premiato l’ex-aequo, ha evidenziato come l’innovazione sia un’ottima strategia di sopravvivenza mentre Ennio De Corte, assessore della Provincia di Udine, assieme ad Adalberto Valduga presidente della Cciaa della provincia di Udine, ha consegnato il riconoscimento al terzo classificato.
“Pni - ha spiegato Compagno – ha un doppio significato: da un lato evidenzia un cambiamento del sistema universitario nazionale con una significativa apertura verso attività di trasferimento tecnologico e dall’altro può generare contributi allo sviluppo di un sistema economico sempre più basato su attività di impresa ad alto contenuto di conoscenza. Con il PNI si sta affermando un modo innovativo per creare un nuovo modello di impresa. Questo percorso, dunque, può creare valore rendendo le pmi più adeguate ad affrontare le nuove sfide del mercato quando i progetti di ricerca rispondono a quesiti quali: Come questo progetto può creare valore? Quali bisogni può soddisfare?”. Udine si conferma dunque città dell’innovazione visto che oltre al primo posto l’ateneo ha ottenuto l’ingresso degli altri due progetti nei primi dieci; il risultato è il frutto anche del lavoro del professor Guido Nassimbeni, responsabile di Start Cup Udine. In chiusura Honsell ha ribadito come “Questa esperienza ci ha segnato e spero che la cultura dell’imprenditoria diventi uno strumento per i ricercatori”. L’iniziativa è stata organizzata con il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia e dei principali enti ed associazioni territoriali e con il patrocinio di Presidenza del Consiglio dei Ministri, Giovani Imprenditori di Confindustria, CRUI, CODAU, IBAN e AIFI. (Comunicato stampa Studio Pironio)