22 novembre 2006
Convegno il 24 e 25 novembre in sala Tomadini a Udine
Il mercato agro-alimentare nell'Unione europea: regolazione giuridica e promozione
Qualità, tipicità, tradizione, certificazione e controlli
Definire lo stato dell’arte delle tecniche di regolazione e di promozione delle produzioni agro-alimentari europee e valutare l’idoneità degli strumenti giuridici vigenti a migliorare il livello di penetrazione nei mercati esteri delle imprese alimentari e dei prodotti di qualità. Sono gli obiettivi del convegno “La regolazione e la promozione del mercato alimentare nell’Unione europea. Esperienze giuridiche comunitarie e nazionali”, organizzato dalla facoltà di Giurisprudenza e dal dipartimento di Scienze giuridiche dell’Università di Udine e dall’Istituto di Diritto agrario internazionale e comparato di Firenze, che si terrà a Udine venerdì 24, inizio alle 10.30, e sabato 25 novembre, dalle 9.30, nella sala Tomadini della facoltà di Economia, in via Tomadini 30/A. I lavori saranno aperti dagli indirizzi di saluti, fra gli altri, del rettore, Furio Honsell, del direttore del dipartimento di Scienze giuridiche, Marina Brollo e di un rappresentante del dipartimento Agro-alimentare del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr), e dall’introduzione del preside dalla facoltà di Giurisprudenza, Mariarita D’Addezio.
Venerdì la sessione mattutina del convegno, presieduta da Alberto Germanò dell’Università “La Sapienza” di Roma, sarà caratterizzata dalle relazioni su: “Il mercato agro-alimentare e la concorrenza: regole e deroghe”, di Paolo Borghi dell’Università di Ferrara, e “La valorizzazione del patrimonio gastronomico italiano attraverso i segni del territorio”, di Lucio Francario dell’Università del Molise. Nel pomeriggio, a partire dalle 15, gli interventi, coordinati da Antonio Jannarelli dell’Università di Bari, riguarderanno: “Il mercato agricolo francese di qualità”, di Isabelle Couturier dell’Università di Angers (Francia); “Le discipline di produzione in Italia: il problema della coesistenza tra colture transgeniche e colture convenzionali e biologiche” di Ettore Casadei dell’Università di Bologna; “Il mercato agricolo polacco di qualità” di Roman Budzinowski, dell’Università di Poznań; “Il mercato agricolo tedesco di qualità”, dell’avvocato Barbara Klaus.
Sabato i lavori, presieduti da Eva Rook Basile dell’Università di Siena, prevedono le relazioni di: Alfredo Massart, della Scuola superiore Sant’Anna di Pisa, “Gli enti di controllo e di certificazione dei prodotti agro-alimentari”; Ana Carretero Garcia dell’Università di Castilla-La Mancha (Spagna), “Il mercato agricolo spagnolo di qualità”; Domenico Viti, dell’Università di Foggia, “I consorzi volontari di tutela dei prodotti agro-alimentari”. Luigi Costato, dell’Università di Ferrara, terrà la relazione conclusiva.
«Negli ultimi anni – sottolinea la promotrice del convegno Mariarita D’Addezio, preside della facoltà di Giurisprudenza – il moltiplicarsi del concetto di qualità dei prodotti alimentari ha determinato l’emergere di nuove dinamiche di mercato e ha richiesto, di conseguenza, una particolare attenzione sotto il profilo della sua regolazione». Mentre il mercato mondiale appare sempre più orientato verso la globalizzazione, a livello comunitario e nazionale il settore alimentare tende, al contrario, a valorizzare i prodotti legati al territorio di origine e le tecniche di produzione tradizionali grazie alla maggiore competitività del “prodotto tipico”. «In un siffatto panorama, il diritto svolge un ruolo chiave – spiega D’Addezio – in quanto è chiamato a regolare lo svolgimento di tali attività sia sotto il profilo commerciale, sia sotto quello igienico-sanitario. Per raggiungere queste finalità è apparso opportuno garantire un monitoraggio costante del settore tramite l’istituzione di organismi di regolazione del mercato e di autorità di controllo sulla sicurezza alimentare».
Venerdì la sessione mattutina del convegno, presieduta da Alberto Germanò dell’Università “La Sapienza” di Roma, sarà caratterizzata dalle relazioni su: “Il mercato agro-alimentare e la concorrenza: regole e deroghe”, di Paolo Borghi dell’Università di Ferrara, e “La valorizzazione del patrimonio gastronomico italiano attraverso i segni del territorio”, di Lucio Francario dell’Università del Molise. Nel pomeriggio, a partire dalle 15, gli interventi, coordinati da Antonio Jannarelli dell’Università di Bari, riguarderanno: “Il mercato agricolo francese di qualità”, di Isabelle Couturier dell’Università di Angers (Francia); “Le discipline di produzione in Italia: il problema della coesistenza tra colture transgeniche e colture convenzionali e biologiche” di Ettore Casadei dell’Università di Bologna; “Il mercato agricolo polacco di qualità” di Roman Budzinowski, dell’Università di Poznań; “Il mercato agricolo tedesco di qualità”, dell’avvocato Barbara Klaus.
Sabato i lavori, presieduti da Eva Rook Basile dell’Università di Siena, prevedono le relazioni di: Alfredo Massart, della Scuola superiore Sant’Anna di Pisa, “Gli enti di controllo e di certificazione dei prodotti agro-alimentari”; Ana Carretero Garcia dell’Università di Castilla-La Mancha (Spagna), “Il mercato agricolo spagnolo di qualità”; Domenico Viti, dell’Università di Foggia, “I consorzi volontari di tutela dei prodotti agro-alimentari”. Luigi Costato, dell’Università di Ferrara, terrà la relazione conclusiva.
«Negli ultimi anni – sottolinea la promotrice del convegno Mariarita D’Addezio, preside della facoltà di Giurisprudenza – il moltiplicarsi del concetto di qualità dei prodotti alimentari ha determinato l’emergere di nuove dinamiche di mercato e ha richiesto, di conseguenza, una particolare attenzione sotto il profilo della sua regolazione». Mentre il mercato mondiale appare sempre più orientato verso la globalizzazione, a livello comunitario e nazionale il settore alimentare tende, al contrario, a valorizzare i prodotti legati al territorio di origine e le tecniche di produzione tradizionali grazie alla maggiore competitività del “prodotto tipico”. «In un siffatto panorama, il diritto svolge un ruolo chiave – spiega D’Addezio – in quanto è chiamato a regolare lo svolgimento di tali attività sia sotto il profilo commerciale, sia sotto quello igienico-sanitario. Per raggiungere queste finalità è apparso opportuno garantire un monitoraggio costante del settore tramite l’istituzione di organismi di regolazione del mercato e di autorità di controllo sulla sicurezza alimentare».