Parte anche un progetto per la “filologia” dei Dvd

Ritratto di famiglia con elefanti: il Dams restaura i film del Circo Togni

Il 12 novembre la presentazione al Festival di Torino
Per il critico Fofi l’ateneo friulano è ai vertici italiani

        Ritratto di famiglia con elefanti. Una famiglia decisamente particolare, quella dei circensi Togni, che ora si potrà ammirare in rare immagini recuperate dal Laboratorio di eccellenza del Dams dell’Ateneo di Udine a Gorizia “La Camera ottica”. Frutto di una collaborazione con l’associazione Home Movies, il risultato del certosino lavoro sui filmati in otto millimetri ritrovati in condizioni disastrose dentro un carrozzone del circo avrà una preziosissima anteprima il prossimo 12 novembre sul palco del Festival internazionale del Cinema Giovani di Torino, dove sarà proposta una selezione musicata dal vivo di circa 50 minuti (“Circo Togni. Home movies. Work in progress”). Un esempio di restauro “miracoloso” fra i tanti che hanno portato il celebre critico cinematografico Goffredo Fofi ad assegnare al Dams Cinema dell’Ateneo friulano e al laboratorio di restauro “La Camera ottica” il secondo posto nella sua personale classifica dei (pochi) aspetti positivi del “Sistema cinema Italia” in un ampio servizio comparso su “Panorama” il 19 ottobre scorso.
 
        Liberate da muffe, polvere e sporcizia grazie alle nuove tecniche di pulizia sperimentale adottate dagli esperti del laboratorio goriziano (in prima fila, i supervisori del restauro, Simone Venturini e Giulio Bursi), le immagini del Fondo Togni ci restituiscono la storia fantastica di Darix Togni, una leggenda del circo, e della sua famiglia dagli anni ’40 agli anni ’70. Anche il circo va al mare (con gli elefanti, però), va in montagna (ma passando le Alpi come Annibale,  impresa riuscita a Darix nel ‘59 con elefanti, dromedari e lama), si  ritrova in una famiglia allargatissima. Ma, soprattutto, viaggia, dall’Egitto alla Spagna a Capo Nord. Ora, questi “film di famiglia”, ritrovati dai Togni e riportati in vita dal Dams, finiranno anche in una tesi di laurea a Gorizia: quella della studentessa della laurea specialistica Antonella Vitolo, che ha collaborato al restauro sotto l’occhio vigile di relatore e correlatore, ovvero Simone Venturini e Giulio Bursi. Nata da questa esperienza, la collaborazione tra l'Associazione Home Movies e i laboratori del Dams “La Camera ottica” e “Crea” proseguirà con il ripristino di altri fondi di film amatoriali dell'Archivio Nazionale del Film di Famiglia di Bologna.
 
        Sempre nel campo della preservazione del cinema “ridotto” (ovvero, i formati amatoriali, pensati per l'uso familiare, o per circuiti di distribuzione alternativi, dal super8 all’8 mm), su cui molto sta lavorando “La Camera ottica”, va segnalato anche il recupero di un capolavoro misconosciuto come “L’uomo di Stregna” girato in 8mm da un amatore delle Valli del Natisone a inizio anni Sessanta per raccontare la vita solitaria di un vecchio nell’atmosfera irripetibile della vita contadina fra sigarette rollate con la carta dei calendari lunari e sonni dormiti in un fienile, che sarà proiettato il 7 dicembre a Cividale, con il Kinoatelje.
 
        Anche sul fronte della ricerca, il laboratorio goriziano percorre orizzonti sempre più innovativi: è infatti tra i promotori di un progetto internazionale di ricerca sulle “Edizioni critiche” dei film in Dvd. Ovvero, la creazione di un equivalente per il cinema delle edizioni critiche letterarie, che troverà un primo sbocco scientifico nella Spring School di Gradisca d’Isonzo nel 2007. Oggi in commercio e, più raramente, come esempio di ricerca universitaria-archivistica, esistono delle "edizioni critiche" di film. Ma le pellicole, che vengono proposte, esplicitamente o meno, come edizioni critiche, sono veramente tali? Oppure nella maggior parte dei casi sono del tutto simili al classico dvd con extra (seppure da cinefili o frutto di ricerche in archivi e quindi con la possibilità di vedere e navigare sceneggiature, scenografie, finali alternativi o altro ancora)? I classici e i capolavori del cinema hanno assunto ormai uno statuto del tutto simile a quello delle opere letterarie: come quest'ultime quindi si propongono in versioni per un pubblico che apprezza e ricerca la versione restaurata (anche se in Dvd) e tanto più l'edizione critica, frutto di un lavoro di restauro e di ricostruzione filologica, e dotata della possibilità di essere compresa e "navigata" dallo spettatore-fruitore sia in quanto spettacolo, opera d'arte, sia in quanto costruzione finale e attuale di un capolavoro cinematografico, attraverso apparati critici, rimandi a versioni e a variazioni interne e alla genesi del film.

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