8 novembre 2006
Il rettore dell’ateneo friulano al salone di Bologna
L'innovazione? Nasce dalla trasgressione
Honsell: “Non basta fare ricerca, serve anche valorizzarla”
“Non basta fare ricerca, è necessario anche saperla valorizzare ed essere consapevoli delle implicazioni gestionali ed economiche di un progetto. Questo non per semplice visione mercantilistica della realtà, ma perché viviamo in una società complessa dove, per avere impatto, è necessario essere consapevoli del contesto in cui si opera”. Parola di Furio Honsell, rettore dell’università di Udine e relatore al convegno “Innovazione. Le tre “t”: talento, trasgressione, tolleranza”, organizzato dall’associazione “Comunicazione pubblica” in collaborazione con “Technology review” del Massachusetts Institute of Technology (Mit) a Bologna, in occasione del COM-PA, il Salone europeo della Comunicazione pubblica, dei servizi al cittadino e alle imprese, dove l’ateneo friulano, grazie alla sponsorizzazione di UniCredit Banca, sarà presente per la prima volta con un proprio stand.
L’innovazione, dunque, si genera anche e soprattutto dalla trasgressione, “che può essere interpretata anche come battuta di spirito – ha spiegato Honsell – in quanto la battuta crea la complicità, un ingrediente base per la comunicazione.” Ma non basta. “La trasgressione – ha continuato Honsell – nasce anche dal rigore. O meglio: dall’aver portato il rigore alle estreme conseguenze. Ma per promuovere l’innovazione è necessario l’ibridazione, la contaminazione, il rimescolamento dei paradigmi”. Un messaggio, quello del rettore dell’ateneo di Udine, che è stato anche di incoraggiamento, soprattutto ai numerosi giovani presenti fra il pubblico. “E’ sbagliato avere in mente gli Stati Uniti come paradigma dell’innovazione – ha detto Honsell – basti pensare che la metà dei ricercatori che lavora negli States è stato formato in Europa e spesso proprio in Italia: è proprio da noi che nascono i cervelli migliori”.