Sperimentazione dell’ateneo di Udine con l’Istituto Geodetico sloveno

Gorizia e Nova Gorica unite anche sulla carta catastale

Creato modello cartografico armonizzato estensibile a Fvg e Slovenia
I risultati esposti in un convegno il 18 ottobre nel capoluogo isontino

        Grazie all’ateneo friulano, Gorizia e Nova Gorica saranno unite anche sulla carta catastale: il primo passo per arrivare ad un sistema cartografico armonizzato dell’intero Friuli Venezia Giulia e della Slovenia, che porterà evidenti benefici per le amministrazioni pubbliche, i progettisti e i pianificatori, che vedranno così molto facilitate le operazioni di gestione e pianificazione del territorio transfrontaliero. Merito di un progetto portato avanti nell’ambito del programma Interreg IIIA dall’Università di Udine in collaborazione con l’Istituto Geodetico della Slovenia. Obiettivo del progetto: la realizzazione di un laboratorio di Geomatica computazionale, lo studio e la sperimentazione di innovativi modelli analitici di ricomposizione della cartografia catastale e l’acquisizione di valide basi di dati georiferite attraverso la sperimentazione di tecniche innovative di rilevamento come la scansione laser da aeromobile e terrestre. I risultati delle attività sviluppate in questi anni dai ricercatori delle due istituzioni saranno illustrati durante il convegno finale del progetto, che si terrà a Gorizia il 18 ottobre a partire dalle 9.15 fino alle 17 nel Centro polifunzionale dell’Università di Udine in via Diaz 5 e che sarà aperto dai saluti del rettore Furio Honsell, dell’assessore regionale Franco Iacop, del sindaco di Gorizia Vittorio Brancati e del sindaco di Nova Gorica Brulc.  Moderatori saranno Fabio Crosilla, docente dell’Università di Udine e Mojca Kosmatin Frais dell’Istituto Geodetico della Slovenia e dell’Università di Lubiana. Al centro dell’attenzione soprattutto la sperimentazione congiunta nei Comuni di Gorizia e Nova Gorica, un esempio di sistema cartografico armonizzato estensibile al Friuli Venezia Giulia e alla Slovenia.
 
            Il gruppo di ricercatori dell’ateneo friulano ha sviluppato e sperimentato con successo un metodo innovativo per eseguire la ricomposizione degli elementi geometrici di una cartografia catastale numerica, che, preservando le forme originali delle particelle, consente di sovrapporre perfettamente la cartografia catastale ricomposta e la cartografia tecnica regionale numerica. Parallelamente, l’Istituto geodetico sloveno ha sviluppato un metodo di ricomposizione della cartografia catastale che ben si adatta alle caratteristiche della cartografia tecnica slovena. Un passo da giganti per consentire di “vedere” l’intero territorio anche in versione tridimensionale. Il gruppo di lavoro dell’Università di Udine ha condotto sperimentazioni ed esperienze in diversi ambiti applicativi. Fra le applicazioni urbanistiche del “laser scanning”, oltre al tour virtuale della basilica di Aquileia e di Gorizia in 3D, la navigazione in piazza Vittoria nel capoluogo isontino, l’integrazione fra i dati laser aerei e terrestri del castello di Gorizia, ma, soprattutto, la classificazione e modellazione solida dell’edificato urbano della città, attraverso il rilievo laser. Durante il convegno, la prima sessione (alle 9.45), sarà dedicata ai modelli analitici di ricomposizione della cartografia catastale, con l’illustrazione della proposta dell’Università di Udine e di quella dell’Istituto geodetico della Slovenia. Nella seconda sessione, a partire dalle 14.30 sarà trattata la sperimentazione di tecnologie innovative di rinnovamento. Si parlerà anche della realizzazione dei modelli urbani tridimensionali di Gorizia e Nova Gorica e dell’integrazione di dati laser e catastali per la realizzazione del Sistema informativo territoriale tridimensionale del capoluogo isontino. Alle 17 saranno tratte le conclusioni.

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