Appuntamento venerdì 15 settembre a palazzo Antonini

Nasce "Dioniso", centro di ricerca intersettoriale in enologia

Con la collaborazione di Università, Amministrazioni,
aziende e operatori del settore

        «Un approccio integrato e sistemico in campo enologico di tutte le potenzialità del territorio, Università, Amministrazioni, operatori diretti, aziende e singole competenze specifiche, possono fare del Friuli un territorio di eccellenza in campo scientifico, tecnico, didattico, divulgativo». È quanto sostengono Roberto Zironi e Gioacchino Nardin, docenti rispettivamente di Scienze e tecnologie alimentari e Impianti industriali meccanici all’ateneo di Udine, promotori e ideatori del progetto Dioniso, centro di ricerca applicata interdisciplinare e intersettoriale in enologia, cui aderiscono volontariamente docenti, esperti, imprenditori, amministrazioni e organizzazioni intenzionati a prestare e condividere le proprie rispettive competenze. Il progetto sarà presentato nell’ambito del convegno, organizzato dal Centro interdipartimentale per la formazione e la ricerca ambientale dell’università di Udine e dall’Associazione dei liberi ingegneri impiantisti industriali, “Enologia e innovazione. Il progetto Dioniso”, venerdì 15 settembre dalle 17 alle 19 nella sala convegni di palazzo Antonini in via Petracco 8 a Udine

        «Il Friuli – spiega Nardin - può diventare, grazie a un approccio sistemico, interdisciplinare e intersettoriale di competenze, un territorio “opinion leader” in campo enologico che può fare da traino in campo commerciale ai prodotti locali, in particolare per la nuova denominazione “il Friulano”». Motore di questa impresa si pone, appunto, il progetto Dioniso, il cui primo obiettivo è stato quello di procedere a una definizione univoca delle varie parti della filiera del vino e alla descrizione dei domini di afferenza, di definire e descrivere i processi e le diverse macchine che li realizzano. «Un primo risultato – ricorda Nardin - è rappresentato dalla redazione del volume a diffusione nazionale “Impiantistica enologica”, già disponibile in commercio». «Oggi – conclude Zironi – il vino di alta qualità, stabile, organoletticamente e igienicamente ineccepibile, è il prodotto congiunto della natura e del territorio e di una tecnologia complessa e sofisticata in grado di esaltarne le caratteristiche». 

        Venerdì 15 settembre alle 17 l’apertura dei lavori. Seguiranno le relazioni di Michele Morgante e Raffaele Testolin sul “Miglioramento genetico della vite: stato della ricerca e possibili applicazioni”, di Enrico Peterlunger su “Viticoltura: indirizzi e tecnologie innovative”. Gioacchino Nardin introdurrà l’“Impiantistica enologica: stato dell’arte e nuovi processi tecnologici”, mentre Francesco Donati si occuperà del “Marketing nel settore enologico”. Infine Roberto Zironi illustrerà i “Progetti e idee per il Friuli: il progetto Dioniso percorso di ricerca interdisciplinare e intersettoriale in enologia”. Dalle 18.30 alle 19 dibattito finale con la partecipazione del presidente della provincia di Udine, Marzio Strassoldo.

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