Sabato 9 in onda su Rai2 una produzione televisiva dell'Università di Udine
I pescecani - ovvero quello che resta di Bertold Brecht
versione televisiva registrata a Udine, Teatro Palamostre il 16 ottobre 2005 - regia televisiva Marco Rossitti
Se molti lamentano che in Tv passa poco teatro, a breve c’è l’occasione di ricredersi. Per quanto a notte avanzata, basterà accendere il piccolo schermo domani sabato 9 settembre e assistere su Rai Due, in terza serata, per il programma “Palcoscenico”, allo spettacolo “I Pescecani - ovvero quello che resta di Bertolt Brecht”, firmato dal regista Armando Punzo per la straordinaria compagnia di detenuti-attori della Fortezza di Volterra.
Iniziativa da Tv “intelligente” da segnare in agenda, non solo perché darà modo ai più di visionare uno dei più folgoranti esempi di teatro italiano contemporaneo, non a caso Premio Ubu 2004 quale migliore allestimento dell’anno, ma soprattutto perché porta alla ribalta nazionale un’iniziativa tutta made in Friuli, ideata e organizzata lo scorso anno in una vitale cordata tra forze e strutture locali. Lo spettacolo è stato infatti registrato dal vivo nell’ottobre del 2005 al Teatro Palamostre di Udine, ad apertura del cartellone di “Akrópolis”, ed è stato poi montato e confezionato nei mesi successivi, grazie all’impegno di Teatro Club Udine e Assoprosa di Pordenone, con il coinvolgimento diretto rispettivamente di Angela Felice e Angelo Cozzarini, organizzatori e produttori esecutivi, e soprattutto dell’Università di Udine, Facoltà di Scienze della Formazione, che ha fornito personale e attrezzature. Il tutto capitanato dal docente di Scienze e Tecnologie Multimediali Marco Rossitti, responsabile della regia televisiva e guida di una vera tribù di collaboratori, tra esperti tecnici (tra gli altri, Giovanni De Mezzo e Giovanni Ferrin) e una giovane pattuglia di studenti, impegnati come stagisti alle macchine.
Un bell’esempio, dunque, di lavoro di gruppo e di fortunato incrocio tra persone, idee ed entusiasmi. Quanto allo spettacolo e ai risultati della sua versione televisiva, da non perdere. Ne fa fede anche il fatto lusinghiero che sia stato selezionato dai vertici RAI tra molti altri prodotti consimili. Vedere, insomma, per credere.
COMUNICATO STAMPA Teatro Club Udine, Associazione Provinciale per la Prosa-Pordenone, Università di Udine-facoltà di Scienze della Formazione, laurea specialistica in Linguaggi e tecnologie dei nuovi media