5 agosto 2006
Festival cinematografico diretto da Marco Rossitti
Gli studenti di Pordenone impegnati nella rassegna cinematografica di Pieve di Cadore
Due corsi di laurea collaborano a “Cadore Doc film festival”
Il corso di laurea triennale in Scienze e tecnologie multimediali e la laurea specialistica in Linguaggi e tecnologie dei nuovi media dell’Università di Udine approdano al “Cadore Doc Film Festival” che si sta svolgendo in questi giorni a Pieve di Cadore, di cui è direttore artistico Marco Rossitti, regista pordenonese e docente dell’ateneo friulano. La seconda edizione del festival presenta ad un pubblico numerosissimo rassegne cinematografiche e incontri sull’arte e il paesaggio secondo l’azzeccata formula interdisciplinare che coniuga approfondimento scientifico e intrattenimento spettacolare.
«Con una struttura bifronte – spiega il docente Rossitti – gli atelier mattutini con approfondimenti dedicati agli studenti da un lato e le proiezioni in Piazza Tiziano, per il grande pubblico, la sera – “Cadore Doc” si propone di consolidare gli ottimi riscontri di pubblico e di critica raggiunti l’anno scorso (più di 350 spettatori sulla Piazza Tiziano, a sfidare fino a ore piccole le brezze montane; centinaia di articoli apparsi sulla stampa locale e nazionale) e di confermare l’efficacia di un progetto culturale che vuole contemperare la ricerca e la riflessione scientifica con il piacere della visione».
Gli atelier sono di ottimo livello, a partire dall’incontro col regista Alessandro Rossetto che accompagna il suo acclamato documentario “Bibione Bye Bye One”, l’antropologo del turismo Duccio Canestrini, il fotogiornalista di fama internazionale Giorgio Lotti presente con la mostra fotografica “Firenze 1966. L’Arno non gonfia d’acqua chiara” allestita alla Sala Giovanni Coletti di Tai di Cadore. Infine uno dei più grandi direttori della fotografia del cinema mondiale Luciano Tovoli è presente a Pieve, dalla sua voce il ricordo di uno dei luoghi più suggestivi e affascinanti: la città gioiello di Arg-e-Bam, nell’Iran sud-orientale ormai distrutta.
“Cadore Doc” è molto e molto altro ancora. Ma ciò che più conta, è un’esperienza unica per gli studenti dei due corsi di laurea pordenonesi che in qualità di stagisti hanno la possibilità di vedere l’immensa macchina organizzativa di un festival di cinema internazionale. Si tratta degli allievi di Rossitti, Marijana Brajković, Simone Cancian, Gabriella Coccolo, Claudia Degano, Nevio De Conti, Chiara Del Fabbro, Sara Di Maio, Paolo Pegorari, Andrea Penisto, Michele Vettorel. A loro il compito dell’aiuto regia, della fotografia, del montaggio, del controllo del suono, dell’ufficio stampa del festival. L’apprendimento, per questi fortunati studenti, prosegue sul campo per un approfondimento del variegato universo professionale dei new media.
«Con una struttura bifronte – spiega il docente Rossitti – gli atelier mattutini con approfondimenti dedicati agli studenti da un lato e le proiezioni in Piazza Tiziano, per il grande pubblico, la sera – “Cadore Doc” si propone di consolidare gli ottimi riscontri di pubblico e di critica raggiunti l’anno scorso (più di 350 spettatori sulla Piazza Tiziano, a sfidare fino a ore piccole le brezze montane; centinaia di articoli apparsi sulla stampa locale e nazionale) e di confermare l’efficacia di un progetto culturale che vuole contemperare la ricerca e la riflessione scientifica con il piacere della visione».
Gli atelier sono di ottimo livello, a partire dall’incontro col regista Alessandro Rossetto che accompagna il suo acclamato documentario “Bibione Bye Bye One”, l’antropologo del turismo Duccio Canestrini, il fotogiornalista di fama internazionale Giorgio Lotti presente con la mostra fotografica “Firenze 1966. L’Arno non gonfia d’acqua chiara” allestita alla Sala Giovanni Coletti di Tai di Cadore. Infine uno dei più grandi direttori della fotografia del cinema mondiale Luciano Tovoli è presente a Pieve, dalla sua voce il ricordo di uno dei luoghi più suggestivi e affascinanti: la città gioiello di Arg-e-Bam, nell’Iran sud-orientale ormai distrutta.
“Cadore Doc” è molto e molto altro ancora. Ma ciò che più conta, è un’esperienza unica per gli studenti dei due corsi di laurea pordenonesi che in qualità di stagisti hanno la possibilità di vedere l’immensa macchina organizzativa di un festival di cinema internazionale. Si tratta degli allievi di Rossitti, Marijana Brajković, Simone Cancian, Gabriella Coccolo, Claudia Degano, Nevio De Conti, Chiara Del Fabbro, Sara Di Maio, Paolo Pegorari, Andrea Penisto, Michele Vettorel. A loro il compito dell’aiuto regia, della fotografia, del montaggio, del controllo del suono, dell’ufficio stampa del festival. L’apprendimento, per questi fortunati studenti, prosegue sul campo per un approfondimento del variegato universo professionale dei new media.