Honsell: «Un rapporto innovativo con il sistema delle professioni»

A Gorizia una laurea "su misura" per i giornalisti

Il preside: «Nuova intesa con l’Ordine per personalizzare i percorsi»
All’ateneo di Udine la prima “dottoressa” di «Laureare l’esperienza»

        A Gorizia una laurea tagliata “su misura” per i giornalisti. Con un percorso calibrato sulle esperienze professionali svolte e “personalizzato”, in modo da valorizzare le competenze acquisite sul lavoro. E’ questa la principale novità che riguarderà, a partire dal nuovo anno accademico 2006-2007, il progetto “Laureare l’esperienza”, attivato per la prima edizione nello scorso autunno dall’Università di Udine in convenzione con l’Ordine nazionale dei giornalisti. Proprio oggi, venerdì 7 luglio, a Gorizia, l’ateneo friulano ha festeggiato la prima giornalista che ha raggiunto la laurea in Relazioni Pubbliche usufruendo dei crediti formativi che le sono stati riconosciuti per la professione svolta nel mondo dei media. Il rettore dell’Ateneo di Udine Furio Honsell, che ha partecipato alla cerimonia in videoconferenza, si è detto «lieto di intervenire per esprimere tutta la mia soddisfazione per questo momento importante, che segna l’inizio di una modalità nuova di rapporto dell’Università di Udine con il sistema degli Ordini e delle professioni e anche un nuovo rapporto dell’ateneo con il territorio, nella prospettiva della formazione permanente».
 
        Il preside della facoltà di Lingue, Vincenzo Orioles, ha sottolineato che «la convenzione con l’Ordine dei giornalisti per il progetto “Laureare l’esperienza”, che quest’anno ha visto una quarantina di adesioni, andrà avanti e sarà ottimizzata, introducendo un rapporto diretto fra giornalista e Università. L’ateneo individuerà un percorso “tagliato su misura” per il singolo giornalista, in modo da ottimizzare le esperienze lavorative svolte e le competenze acquisite fino al momento dell’ingresso nel mondo accademico. La predisposizione del nuovo protocollo attuativo che ridefinisce i termini del progetto è ormai ad uno stadio avanzatissimo. Inoltre, - aggiunge Orioles - vorremmo stringere rapporti più solidi con il Veneto, un bacino d’utenza importante, perché lì non ci sono altri atenei che abbiano aderito al progetto “Laureare l’esperienza”». Per parte sua il direttore del Centro polifunzionale goriziano Mauro Pascolini ha ricordato che «a Relazioni Pubbliche si è creato un gruppo di lavoro ad hoc, che lavorerà per creare un progetto formativo per i giornalisti».
 
        La prima neo-dottoressa in Relazioni pubbliche, che ha fatto tesoro dell’opportunità offerta  dal progetto “Laureare l’esperienza” si chiama Gianna Grimaldi, ha 57 anni, è originaria di Cividale, ma abita da vent’anni a Udine, dove lavora per l’Ufficio stampa della Regione nella sede di via San Francesco. La tesi ha voluto dedicarla a “/FVG.TV/ una Regione in rete. La Web tv della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia” (relatore il professor Francesco Pira) per due motivi. «Prima di tutto per curiosità intellettuale e poi perchè la web tv regionale l’ho vista nascere: nella stanza accanto alla mia in Regione lavoravano i grafici che hanno creato la console multimediale del sito».
 
        Per Grimaldi il progetto “Laureare l’esperienza” è stata «una grande occasione. Appena l’ho saputo ho preso al volo questa opportunità. E’ stato comunque impegnativo, perché è difficile conciliare il lavoro con lo studio, ma partire con questo “budget” di crediti in tasca è stato un buon avvio. L’ambiente del polo goriziano, poi, mi è piaciuto subito: l’ho scelto per simpatia». A lei (iscritta a Relazioni Pubbliche da tre anni) «le sfide piacciono» e la laurea raggiunta in età matura, «studiando nei fine settimana e dimenticando le vacanze», è solo l’ultima della lista di quelle che ha vinto. Con il diploma da perito aziendale corrispondente in lingue estere, ha subito iniziato a lavorare. Un’inizio memorabile quello dei  suoi 36 anni trascorsi da dipendente regionale: dopo un periodo al centro sperimentale agrario, il sisma la catapultò nella cabina di regia della ricostruzione. Ma, «per non fossilizzarmi», come dice lei, negli anni ha anche studiato le lingue e fatto regate. Una «passione» che nel 1982 l’ha portata a far parte del comitato per la traversata atlantica Udine Mille. «Ero nell’esecutivo e ho fatto anche l’ultima tranche in barca, dal Venezuela a Caracas: a bordo, ero l’unica donna». Poi, in Regione ha lavorato alla promozione turistica, occupandosi dei grandi eventi e delle Universiadi.

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