9 giugno 2006
Venerdì 9 giugno all’auditorium della Regione alle 9.30
Barriere digitali: solo il 5% dell'attività formativa è dedicata all'accessibilità
Solo la Provincia di Pordenone organizza corsi che prevedono
l'accessibilità ai siti web.Lo evidenzia uno studio dell'Università di Udine
Dallo studio sulle attività di formazione professionale e universitaria nell’ambito dei corsi sul web, secondo l’indagine condotta dal docente dell’Università di Udine presso il campus di Pordenone, Luca Di Gaspero, uno dei relatori al convegno “Barriere Digitali: cittadinanza e diritto di accesso ai siti di pubblica utilità”, organizzato dal Corecom Friuli Venezia Giulia, che si sta svolgendo presso l’auditorium della Regione, emerge che in media solo il 5% dell'attività formativa in regione è dedicato alle tematiche di accessibilità. «Un dato - spiega il docente dell'ateneo friulano – che va depurato dalla presenza di un corso interamente dedicato all'accessibilità, il master in Assistive technology dell’Università di Trieste, che porta la percentuale di tempo dedicato all'accessibilità al solo 3,5%».
Se ci focalizziamo sui soli corsi di formazione professionale (tralasciando quindi i corsi universitari) e analizzando i dati relativi alle quattro province del Friuli Venezia Giulia, si può osservare che i corsi che prevedono l'accessibilità dei siti web fra i propri argomenti sono organizzati nella sola provincia di Pordenone (3 corsi su 17 totali trattano di accessibilità). «Questi dati – ha spiegato Di Gaspero – dimostrano come l'argomento dell'accesso sia ancora considerato come secondario nella formazione dei professionisti del web, contrariamente alla funzione di universalità di questo strumento».
Se ci focalizziamo sui soli corsi di formazione professionale (tralasciando quindi i corsi universitari) e analizzando i dati relativi alle quattro province del Friuli Venezia Giulia, si può osservare che i corsi che prevedono l'accessibilità dei siti web fra i propri argomenti sono organizzati nella sola provincia di Pordenone (3 corsi su 17 totali trattano di accessibilità). «Questi dati – ha spiegato Di Gaspero – dimostrano come l'argomento dell'accesso sia ancora considerato come secondario nella formazione dei professionisti del web, contrariamente alla funzione di universalità di questo strumento».