Convegno da mercoledì 10 a sabato 13 maggio a Palazzo Antonini
L'astrofisica mondiale sbarca a Udine
A confronto un centinaio di scienziati
Per quattro giorni Udine sarà la capitale dell’astrofisica. Da mercoledì 10, con inizio alle 14, a sabato 13 maggio, a Palazzo Antonini, un centinaio di scienziati provenienti dalle più importanti università ed enti di ricerca del mondo parteciperanno al convegno internazionale “Magic collaboration meeting” organizzato dall’università di Udine. Il lavori si apriranno con l’intervento del rettore, Furio Honsell. A partire dalle osservazioni effettuate con Magic, il più grande telescopio gamma della terra con i suoi 17 metri di diametro e 240 metri quadrati di superficie ottica che si trova nell’isola di La Palma, nelle Canarie, gli astrofisici si confronteranno sull’origine dei raggi cosmici, sulla formazione degli oggetti più antichi dell’universo, sulla materia oscura e sulla geometria spazio-temporale del cosmo.
Il responsabile scientifico di Magic, e portavoce italiano del progetto, è Alessandro De Angelis, coordinatore del gruppo di Fisica astroparticellare dell’università di Udine e docente di Fisica delle alte energie, mentre responsabile del gruppo di Udine e Trieste, è Barbara De Lotto, ricercatrice presso il dipartimento di Fisica dell’ateneo friulano. «Le osservazioni con Magic – spiega De Angelis – hanno già portato ad una decina di pubblicazioni sulle più prestigiose riviste scientifiche internazionali, inclusa l’autorevole Science». Intanto, allo scopo di osservare l’universo a profondità ancora maggiori, sono iniziati i lavori per realizzare un secondo telescopio Magic accanto al primo, sul bordo del cratere del vulcano Taburiente, a 2300 metri di altitudine.
L’Istituto nazionale di fisica nucleare e le università italiane consorziate in Magic, Udine, Padova e Siena, sono responsabili della costruzione della superficie riflettente e di parte dell’elettronica e del sistema di acquisizione dei dati. «Speriamo che i finanziamenti per il secondo telescopio arrivino in tempo per sovrapporre le nostre osservazioni a quelle di Glast, il satellite della Nasa che verrà lanciato da Cape Canaveral nel 2007, nel quale l’Italia, l’università di Udine e l’industria friulana sono fortemente impegnati. Sarebbe bello e prestigioso poter far costruire proprio dall’industria friulana parte della superficie riflettente del nuovo telescopio Magic, in particolare, specchi di alluminio da un metro quadrato lavorati con precisione inferiore al micron».