2 maggio 2006
Convegno venerdì 5 maggio alle 9, sala Tomadini
Leggi regionali e controllo di costituzionalità
Organi di controllo costituzionale decentrati:
l’esperienza spagnola
Prevedere controlli decentrati sulla costituzionalità delle delibere legislative regionali ad opera di organi ad hoc istituiti a livello regionale. Per riflettere su questa opportunità, seguendo l’esperienza ormai consolidata del sistema spagnolo che ha già realizzato queste “consulte di garanzia” nelle comunità autonome, il dipartimento di Scienze giuridiche dell’università di udine ha organizzato il convegno internazionale “Il controllo di costituzionalità sulle leggi regionali: Italia e Spagna a confronto” che si terrà venerdì 5 maggio, alle 9, nella sala Tomadini della facoltà di Economia, in via Tomadini 30, a Udine.
La prima sessione, presieduta da Lucio Pegoraro, dell’università di Bologna, sarà dedicata alle “Recenti evoluzioni del sistema italiano di controllo”. Antonio Ruggeri, dell’università di Messina, parlerà dei “Giudizi sulle leggi in via principale e giurisprudenza costituzionale dopo la riforma del Titolo V”. La seconda parte dell’incontro, introdotta da Enrique Alvarez Conde, dell’università Rey Juan Carlos di Madrid, affronterà “I modelli di controllo nel quadro dell’esperienza comparata. Il caso spagnolo”. Sono previste due relazioni sul modello spagnolo dei Consigli consultivi: Joaquin Borrell, magistrato del Consiglio giuridico consultivo catalano, analizzerà “L’esperienza della comunità catalana”, mentre Vicente Garrido Mayol, dell’università di Valencia e presidente del Consiglio giuridico consultivo valenciano, spiegherà “L’esperienza della Comunità valenciana”. Il convegno terminerà con una tavola rotonda moderata da Luca Mezzetti, dell’università di Bologna.
«Il venir meno del controllo di costituzionalità in via preventiva, azionabile dal governo rispetto a ogni delibera legislativa del Consiglio regionale, consente ora – spiega la coordinatrice scientifica del convegno, Laura Montanari, docente di Diritto pubblico comparato all’università di Udine – l’immediata entrata in vigore delle leggi regionali che possono essere impugnate in via diretta nel termine perentorio di sessanta giorni dalla loro pubblicazione. Così è possibile che leggi regionali incostituzionali, ma non impugnate tempestivamente dallo Stato, sfuggano al controllo della Corte costituzionale. La scelta della Spagna come case study di riferimento è determinata, in primo luogo, dal fatto che il regionalismo iberico e quello italiano si sono da sempre reciprocamente e positivamente influenzati. In secondo luogo, i Consigli consultivi sono già stati da tempo istituiti nelle comunità autonome spagnole e hanno finora prodotto risultati positivi».
La prima sessione, presieduta da Lucio Pegoraro, dell’università di Bologna, sarà dedicata alle “Recenti evoluzioni del sistema italiano di controllo”. Antonio Ruggeri, dell’università di Messina, parlerà dei “Giudizi sulle leggi in via principale e giurisprudenza costituzionale dopo la riforma del Titolo V”. La seconda parte dell’incontro, introdotta da Enrique Alvarez Conde, dell’università Rey Juan Carlos di Madrid, affronterà “I modelli di controllo nel quadro dell’esperienza comparata. Il caso spagnolo”. Sono previste due relazioni sul modello spagnolo dei Consigli consultivi: Joaquin Borrell, magistrato del Consiglio giuridico consultivo catalano, analizzerà “L’esperienza della comunità catalana”, mentre Vicente Garrido Mayol, dell’università di Valencia e presidente del Consiglio giuridico consultivo valenciano, spiegherà “L’esperienza della Comunità valenciana”. Il convegno terminerà con una tavola rotonda moderata da Luca Mezzetti, dell’università di Bologna.
«Il venir meno del controllo di costituzionalità in via preventiva, azionabile dal governo rispetto a ogni delibera legislativa del Consiglio regionale, consente ora – spiega la coordinatrice scientifica del convegno, Laura Montanari, docente di Diritto pubblico comparato all’università di Udine – l’immediata entrata in vigore delle leggi regionali che possono essere impugnate in via diretta nel termine perentorio di sessanta giorni dalla loro pubblicazione. Così è possibile che leggi regionali incostituzionali, ma non impugnate tempestivamente dallo Stato, sfuggano al controllo della Corte costituzionale. La scelta della Spagna come case study di riferimento è determinata, in primo luogo, dal fatto che il regionalismo iberico e quello italiano si sono da sempre reciprocamente e positivamente influenzati. In secondo luogo, i Consigli consultivi sono già stati da tempo istituiti nelle comunità autonome spagnole e hanno finora prodotto risultati positivi».