21 aprile 2006
Martedì 2 maggio alle 14 presso il campus di via Prasecco
Guido Guidi incontra gli studenti di Scienze e tecnologie multimediali
A Pordenone uno dei fotografi più significativi
dell'epoca contemporanea
Guido Guidi, uno dei maggiori rappresentanti della fotografia italiana in ambito internazionale, legato alla rappresentazione del paesaggio e dell’architettura, incontrerà gli studenti del corso di laurea in Scienze e tecnologie multimediali dell’Università di Udine, martedì 2 maggio alle 14, presso l’aula 8 del Centro polifunzionale di Pordenone. «Guidi – spiega l’amico e collega Gianantonio Battistella, docente di “Storia e tecnica della fotografia” alla facoltà di Scienze della formazione dell’ateneo friulano, organizzatore dell’incontro assieme alla docente Roberta Altin – è il fotografo italiano che più di ogni altro ha esplorato i confini del nostro paesaggio contemporaneo, fra i primi in una lettura antropica del territorio, colui che ha saputo individuare e raccontare poeticamente anche le più piccole tracce umane nella modificazione dell’ambiente».
Guidi si può ritenere uno dei punti di riferimento nel rinnovamento della fotografia italiana che ha trovato un forte momento aggregativo nella mostra “Viaggio in Italia” progettata da Luigi Ghirri nel 1984: «É il desiderio di cancellare ogni retorica del paesaggio per ritrovare uno sguardo che non fa differenze fra luoghi più belli e meno belli, fra cose più importanti e meno importanti…», scrive Roberta Valtorta. «Per gli studenti di Scienze e tecnologie multimediali – ha chiarito Battistella – si presenta l’opportunità di affrontare una riflessione concettuale sulla fotografia, un mondo altro e diverso rispetto all’uso commerciale delle immagini. Un modo questo, per approfondire l’evoluzione del linguaggio fotografico e non solo, quindi, della tecnica». Guido Guidi, lo ricordiamo, ha esposto al Guggenheim Museum e al Whitney Museum di New York, al Centre Pompidou di Parigi e alla Biennale di Venezia. Il suo lavoro è stato pubblicato in molti libri e cataloghi, attualmente insegna all'Istituto universitario di Architettura a Venezia e all'Accademia di belle arti di Ravenna, fa parte, inoltre, del comitato scientifico del progetto “Linea di confine per la fotografia contemporanea”.
Guidi si può ritenere uno dei punti di riferimento nel rinnovamento della fotografia italiana che ha trovato un forte momento aggregativo nella mostra “Viaggio in Italia” progettata da Luigi Ghirri nel 1984: «É il desiderio di cancellare ogni retorica del paesaggio per ritrovare uno sguardo che non fa differenze fra luoghi più belli e meno belli, fra cose più importanti e meno importanti…», scrive Roberta Valtorta. «Per gli studenti di Scienze e tecnologie multimediali – ha chiarito Battistella – si presenta l’opportunità di affrontare una riflessione concettuale sulla fotografia, un mondo altro e diverso rispetto all’uso commerciale delle immagini. Un modo questo, per approfondire l’evoluzione del linguaggio fotografico e non solo, quindi, della tecnica». Guido Guidi, lo ricordiamo, ha esposto al Guggenheim Museum e al Whitney Museum di New York, al Centre Pompidou di Parigi e alla Biennale di Venezia. Il suo lavoro è stato pubblicato in molti libri e cataloghi, attualmente insegna all'Istituto universitario di Architettura a Venezia e all'Accademia di belle arti di Ravenna, fa parte, inoltre, del comitato scientifico del progetto “Linea di confine per la fotografia contemporanea”.