Giovedì 20 e venerdì 21 aprile, a Udine
Il pensiero di Cornelio Fabro teoria, etica e politica della libertà
Convegno nazionale sul grande pensatore friulano
Discuteranno un aspetto fondamentale dell’originale pensiero di Cornelio Fabro: Giuseppe Goisis, dell’università di Venezia; Marco Nardone, preside del liceo Bertoni di Udine; Marcelo Sanchez-Sorondo, presidente della Pontificia Accademia delle Scienze di Roma; Antonio Livi, dell’università Lateranense di Roma; Umberto Galeazzi, dell’università di Chieti; Bruno Romano, dell’università “La Sapienza” di Roma; Antonio Russo, dell’università di Trieste; Elvio Fontana, direttore dell’Istituto del Verbo Incarnato di Roma, e Danilo Castellano, coordinatore scientifico del convegno, ordinario di Filosofia politica all’Università di Udine. Studioso di San Tommaso, Fabro si confrontò con l’esistenzialismo e, dopo aver appreso il danese, divenne uno dei maggiori specialisti a livello mondiale di Søren Kierkegaard.
Cornelio Fabro nasce a Flumignano di Talmassons il 24 agosto 1911. A Verona frequenta la scuola apostolica degli Stimmatini e il liceo. Ventenne si laurea in Filosofia all’Università Lateranense, a Roma. Nell’Università San Tommaso studia Teologia. Nel 1935 ritorna a Flumignano per celebrare la sua prima Messa. Lo stesso anno inizia la sua attività di docente. Dapprima a Verona, nell’Istituto Stimmatino, poi a Roma alla Pontificia Università Lateranense e all’Università Urbiniana. Nel ’48 consegue la libera docenza in Filosofia teoretica all’Università “La Sapienza” di Roma. Nel 1954 vince la cattedra all’università di Napoli. Insegna, quindi, a all’Università Cattolica di Milano e all’università di Perugia dove mantiene la cattedra dal 1968 al 1981. Tiene corsi a Lovanio e negli Stati Uniti. Fonda l’Istituto per la “Storia dell'ateismo”. E’ preside a Perugia e primo rettore della Lumsa di Roma. Si spegne a Roma il 4 maggio 1995.