Accordo tra Danieli, Università e Indian institute of technology

La facoltà di Ingegneria sbarca in India

Doppio percorso formativo per 12 indiani: laurea
in Ingegneria meccanica e inserimento lavorativo
alla Danieli

        Dall’India all’università di Udine per laurearsi in Ingegneria meccanica e trascorrere un periodo di formazione alla Danieli. Dall’anno accademico 2006-2007 dodici giovani indiani, neo laureati in ingegneria, trascorreranno un anno in Friuli per completare la loro preparazione. Presso l’ateneo udinese conseguiranno la laurea triennale o quella specialistica in Ingegneria meccanica. Contemporaneamente, parteciperanno ad uno stage professionalizzante nell’azienda di Buttrio, leader nel mondo nella progettazione e costruzione di impianti siderurgici, in vista del loro successivo inserimento lavorativo in India. È quanto prevede l’accordo di collaborazione tra la Danieli, la facoltà di Ingegneria dell’università di Udine e l’Indian institute of technology di Kharagpur, nello stato del Bengala occidentale. 

        L’intesa è stata sottoscritta a Kharagpur da Fausto Drigani, Engineering director della Danieli in India, e dai professori Alessandro Gasparetto, delegato ai Rapporti internazionali della facoltà di Ingegneria dell’ateneo friulano e Gautam Sinha, delegato dell’Indian institute of technology per il Training & placement. Gli ingegneri da inviare in Italia verranno scelti da una commissione mista composta da docenti dell’università di Udine e rappresentanti della Danieli. Per conseguire la laurea di primo livello o la laurea specialistica in Ingegneria meccanica i giovani indiani selezionati dovranno sostenere da un minimo di tre a un massimo di cinque esami. Il numero esatto verrà stabilito tenendo conto del curriculum degli studenti. «L’iniziativa – ha spiegato Drigani – fa parte del più ampio progetto “Metamorfosi” che la Danieli ha avviato con l’obiettivo di formare in Friuli, seguendo metodi e criteri di conoscenza specifici del settore, una settantina di giovani ingegneri necessari all’azienda per rimanere competitiva sul mercato internazionale». 

        L’obiettivo dell’università di Udine è quello di portare la facoltà di Ingegneria a livelli di eccellenza in ambito internazionale. «Questo – ha sottolineato Gasparetto – passa necessariamente attraverso l’apertura e la collaborazione con le più importanti istituzioni universitarie europee e statunitensi, ma anche di paesi emergenti come l’India. Abbiamo scelto di cooperare con l’Istituto di Kharagpur perché è una delle università indiane più quotate nel settore ingegneristico, in particolare nel settore meccanico, della produzione e dei materiali». L’Indian institute of technology è infatti al quarto posto nella speciale classifica “Best Indian tech schools survey” redatta dalla rivista tecnico-scientifica “Dataquest” nel 2005. In particolare, si è piazzato al primo posto assoluto per quanto riguarda l’interfaccia con l’industria, tanto che numerose multinazionali (fra cui Philips, Microsoft, Cisco, Tata Steel, Siemens, General Electric, British Telecom) si rivolgono l’Istituto di Kharagpur per reclutare il proprio personale tecnico.

L’accordo firmato in India conferma la vocazione internazionale della facoltà di Ingegneria dell’ateneo friulano. Sono oltre un centinaio gli studenti che ogni anno usufruiscono del programma comunitario Socrates per perfezionare i loro studi all’estero. Una scelta premiata dal secondo posto nazionale nella classifica realizzata dal Censis, relativamente ai rapporti internazionali delle facoltà di Ingegneria italiane.

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