26 gennaio 2006
Conferenza martedì 31 gennaio alle 17.30 a Palazzo Antonini
Sarajevo e gli ebrei, una cultura in pericolo
Interviene lo scrittore bosniaco Bozidar Stanisic
Un omaggio ad una cultura che sta scomparendo. Una cultura e un popolo che, dopo l’Olocausto, le recenti e tragiche vicende belliche nei Balcani hanno posto ulteriormente in oblio. Voci poetiche, immagini e sonorità della comunità sefardita di Sarajevo verranno rievocate nella conferenza “Gli ebrei di Sarajevo. Una cultura in pericolo”, organizzata dalla facoltà di Lingue e letterature straniere dell’università di Udine, in programma martedì 31 gennaio alle 17.30 nella sala Convegni di Palazzo Antonini, in via Petracco 8, a Udine. Il prof. Pier Cesare Joly Zorattini, ordinario di Storia delle religioni, introdurrà storicamente l’argomento, mentre Alice Parmeggiani Dri, docente di Lingua serba e croata, presenterà immagini della vecchia Sarajevo e le sue romanze sefardite. Bozidar Stanisic, scrittore e poeta bosniaco, porterà la sua testimonianza poetica.
Bozidar Stanisic è nato a Visoko (Bosnia) nel 1956. Già professore di lettere a Maglaj, località a nord di Sarajevo, dal 1992 risiede con la sua famiglia nel piccolo centro di Zugliano, a Pozzuolo del Friuli. Oltre ad offrire il suo contributo letterario, pubblicistico ed educativo a iniziative di pace e non violenza, per i diritti civili dei rifugiati e degli stranieri, Stanisic collabora con l’Associazione Centro di accoglienza “Ernesto Balducci”, con cui ha pubblicato le raccolte poetiche Primavera a Zugliano (1994), Non-poesie (1995), Metamorfosi di finestre (1998) e Tre racconti (2002). Alcune liriche sono state incluse nel Quaderno Balcanico I della collana Cittadini della poesia, (Firenze 1998) e in Conflitti - Poesie delle molte guerre (Avagliano edizioni, 2001). In prosa, oltre a numerosi contributi letterari e saggistici su riviste e quotidiani, ha pubblicato i racconti I buchi neri di Sarajevo (Trieste, 1993), uno dei quali è stato inserito nel Dizionario di un paese che scompare, (Roma, 1994); ed è presente con un racconto in Provincia pagana, Storie dell'estremo Nord-Est – Un'antologia di fine millenio (Trieste 1999). Nel 2002 l’Associazione Balducci ha pubblicato i suoi Tre racconti. Oltre l’italiano alcuni suoi lavori sono tradotti in sloveno, francese e albanese.
Bozidar Stanisic è nato a Visoko (Bosnia) nel 1956. Già professore di lettere a Maglaj, località a nord di Sarajevo, dal 1992 risiede con la sua famiglia nel piccolo centro di Zugliano, a Pozzuolo del Friuli. Oltre ad offrire il suo contributo letterario, pubblicistico ed educativo a iniziative di pace e non violenza, per i diritti civili dei rifugiati e degli stranieri, Stanisic collabora con l’Associazione Centro di accoglienza “Ernesto Balducci”, con cui ha pubblicato le raccolte poetiche Primavera a Zugliano (1994), Non-poesie (1995), Metamorfosi di finestre (1998) e Tre racconti (2002). Alcune liriche sono state incluse nel Quaderno Balcanico I della collana Cittadini della poesia, (Firenze 1998) e in Conflitti - Poesie delle molte guerre (Avagliano edizioni, 2001). In prosa, oltre a numerosi contributi letterari e saggistici su riviste e quotidiani, ha pubblicato i racconti I buchi neri di Sarajevo (Trieste, 1993), uno dei quali è stato inserito nel Dizionario di un paese che scompare, (Roma, 1994); ed è presente con un racconto in Provincia pagana, Storie dell'estremo Nord-Est – Un'antologia di fine millenio (Trieste 1999). Nel 2002 l’Associazione Balducci ha pubblicato i suoi Tre racconti. Oltre l’italiano alcuni suoi lavori sono tradotti in sloveno, francese e albanese.