Premiazione alla finalissima di Padova

Start Cup Udine conquista il terzo posto al Premio nazionale dell'innovazione

Sul podio per il terzo anno consecutivo
Tutti i tre gruppi finalisti fra i primi sette classificati

        Dopo i trionfi di Bologna nel 2003 e Torino nel 2004, per il terzo anno consecutivo l’università di Udine sale sul podio del Premio nazionale dell’innovazione. Il gruppo Smart Clot, che ha ideato un dispositivo anti trombosi, ha conquistato il terzo posto, aggiudicandosi i 20 mila euro in palio, alla finalissima di Padova. Il primo e il secondo posto sono andati rispettivamente a Torino e a Padova. Smart Clot si era aggiudicato il terzo posto anche alla finale locale di Start Cup Udine 2005, la business plan competition promossa dalla Fondazione Crup e dell’università di Udine e diretta da Guido Nassimbeni. «L’università di Udine – ha commentato il rettore, Furio Honsell – si conferma un motore di innovazione anche perché riesce, unico ateneo in Italia, a classificare tre gruppi fra i primi sette. Il terzo posto premia un gruppo che unisce le competenze di un centro di ricerca di valore come il Cro di Aviano, del sistema imprenditoriale pordenonese e dell’ateneo udinese». All’edizione 2005 del Premio nazionale per l’innovazione hanno partecipato quindici università che hanno dato vita a dodici Start cup, le business plan locali.
 
            Dopo aver vinto per due anni consecutivi la competizione italiana fra idee imprenditoriali che quest’anno vedeva in gara ben trentasei progetti innovative, Start Cup Udine è stata l’unica a riuscire a piazzare tutti i suoi tre gruppi nei primi sette classificati. Al sesto posto è arrivato il team Seromox, con un sistema di produzione di vaccini per il trattamento dei linfomi non-Hodgkin, al settimo il gruppo Mps Wireless con una tecnica che migliora le prestazioni delle antenne delle stazioni radio base per la telefonia cellulare. Il team Smart Clot ha ideato una apparecchiatura, denominata appunto Smart Clot, capace di monitorare e prevenire il processo di formazione del trombo (il coagulo di sangue che, occludendo il vaso, impedisce la circolazione sanguigna) e il conseguente infarto. Lo strumento è utilizzabile sia nelle sale operatorie degli ospedali sia nei laboratori di analisi. L’obiettivo è quello di arrivare alla sua commercializzazione entro il 2007. Smart Clot è formato dai medici del Cro di Aviano Luigi De Marco, Mario Mazzuccato, Mariagrazia Michieli e Agostino Steffan; da Daniela Damiani, docente di Malattie del sangue alla facoltà di Medicina dell’università di Udine; da Paolo Canu, docente all’università di Padova, dagli imprenditori Patrizio Bortolus (Saratoga spa), Carlo De Franceschi (Friulana oli spa) e Raul Petrini (Ationet srl e Santin & associati srl), e dal consulente aziendale, Andrea Malacart.

Condividi

Stampa