29 settembre 2005
Martedì 4 e mercoledì 5 ottobre, Palazzo Florio, Udine
Medicina e società nel mondo antico
Convegno sulla figura professionale del medico
e la “modernità” delle antiche pratiche
Gli aspetti sociali della medicina antica, dalla dietetica alla cura del corpo al rapporto tra ambiente e salute, saranno al centro del convegno internazionale di studi “Medicina e società nel mondo antico” organizzato dal dipartimento di Storia e tutela dei beni culturali dell’università di Udine in programma martedì 4, con inizio alle 9, e mercoledì 5 ottobre a Palazzo Florio, in via Palladio 8, a Udine. Il convegno, al quale parteciperanno una ventina di studiosi provenienti da università italiane e straniere, ruoterà intorno alla figura professionale del medico, alla sua posizione sociale e alla sua influenza anche in rapporto alle altre professioni.
«Valorizzeremo le componenti antropologiche e gli aspetti “moderni” della medicina antica – spiega il coordinatore scientifico del convegno, Arnaldo Marcone –, a cominciare dall’etica medica e dalla consapevolezza, molto evidente in età imperiale romana, dell’importanza degli aspetti psicologici della terapia. Tra gli obiettivi dell’incontro c’è anche quello di promuovere delle ricerche specifiche in ambito locale, in particolare nell’aquileiese». Per informazioni telefonare ai numeri 0432-556603/29 o scrivere a arnaldo.marcone@uniud.it o rebaudo@interfree.it.
Il convegno inizierà martedì 4 ottobre alle 9 nella sala Florio di Palazzo Florio, in via Palladio 8, a Udine. I lavori della prima sessione saranno presieduti da Federico Vercellone dell’università di Udine. Le relazioni saranno svolte da Giuseppe Cambiano (Pisa), Il dialogo tra medico e paziente; Giorgio Camassa (Udine), L’idea di mutamento nel Corpus Hippocraticum); Lorenzo Perilli (Roma Tor Vergata), Da Ascalepio a Ippocrate: medicina nei santuari e medicina laica, e George Petzl (Colonia), God and physician: competitors or colleagues?. La sessione pomeridiana, presieduta da Frederick Mario Fales dell’università di Udine, riprenderà alle 15.30 con gli interventi di Alessandro Canci (Pisa), Le condizioni di vita a Qatna, in Siria, tra la fine dell’età del bronzo e l’età del ferro: ricerche paleopatologiche; Luciana Repici (Torino), Medici e botanica popolare; Attilio Mastrocinque (Medicina e magia. Su alcune tipologie di gemme propiziatorie) e Alfredo Buonopane (Le donne medico nelle fonti letterarie) dell’università di Verona, Alessandro Cristofori (università della Calabria), Indicazione del mestiere e indicazione di origine nell’epigrafia sepolcrale dei medici.
Mercoledì 5 ottobre alle 9, i lavori del mattino, diretti da Giampiero Rosati dell’ateneo friulano, presenteranno le relazioni di Isabella Andorlini (Firenze), Il “gergo” grafico ed espressivo della ricetta medica antica; Elisa Romano (Pavia), Modelli culturali e modelli sociali in Galeno; Hans Schlange-Schöningen (Berlino), Galen and his slaves; Heinz Heinen (Trier), La morte degli schiavi e i medici; Karl Strobel (Klagenfurt), Medical care, medical services, and demography. Nel pomeriggio, alle 15.30, il convegno riprenderà presso la Casa della Contadinanza del Castello di Udine. La sessione finale del convegno sarà diretta da Caterina Furlan dell’università di Udine. Porteranno il loro contributo Marco Formisano (Berlino), Il medico, il farmaco, il manuale e la letteratura; e i professori dell’università di Udine, Maria Amalia D’Aronco, La pratica della medicina nell’Inghilterra anglosassone; Ludovico Rebaudo, L’influenza della medicina antica sullo studio dell’antichità classica nel XVII: Jacob Spon e i suoi corrispondenti; Arnaldo Marcone, Si può parlare di medicina tardoantica?.
«Valorizzeremo le componenti antropologiche e gli aspetti “moderni” della medicina antica – spiega il coordinatore scientifico del convegno, Arnaldo Marcone –, a cominciare dall’etica medica e dalla consapevolezza, molto evidente in età imperiale romana, dell’importanza degli aspetti psicologici della terapia. Tra gli obiettivi dell’incontro c’è anche quello di promuovere delle ricerche specifiche in ambito locale, in particolare nell’aquileiese». Per informazioni telefonare ai numeri 0432-556603/29 o scrivere a arnaldo.marcone@uniud.it o rebaudo@interfree.it.
Il convegno inizierà martedì 4 ottobre alle 9 nella sala Florio di Palazzo Florio, in via Palladio 8, a Udine. I lavori della prima sessione saranno presieduti da Federico Vercellone dell’università di Udine. Le relazioni saranno svolte da Giuseppe Cambiano (Pisa), Il dialogo tra medico e paziente; Giorgio Camassa (Udine), L’idea di mutamento nel Corpus Hippocraticum); Lorenzo Perilli (Roma Tor Vergata), Da Ascalepio a Ippocrate: medicina nei santuari e medicina laica, e George Petzl (Colonia), God and physician: competitors or colleagues?. La sessione pomeridiana, presieduta da Frederick Mario Fales dell’università di Udine, riprenderà alle 15.30 con gli interventi di Alessandro Canci (Pisa), Le condizioni di vita a Qatna, in Siria, tra la fine dell’età del bronzo e l’età del ferro: ricerche paleopatologiche; Luciana Repici (Torino), Medici e botanica popolare; Attilio Mastrocinque (Medicina e magia. Su alcune tipologie di gemme propiziatorie) e Alfredo Buonopane (Le donne medico nelle fonti letterarie) dell’università di Verona, Alessandro Cristofori (università della Calabria), Indicazione del mestiere e indicazione di origine nell’epigrafia sepolcrale dei medici.
Mercoledì 5 ottobre alle 9, i lavori del mattino, diretti da Giampiero Rosati dell’ateneo friulano, presenteranno le relazioni di Isabella Andorlini (Firenze), Il “gergo” grafico ed espressivo della ricetta medica antica; Elisa Romano (Pavia), Modelli culturali e modelli sociali in Galeno; Hans Schlange-Schöningen (Berlino), Galen and his slaves; Heinz Heinen (Trier), La morte degli schiavi e i medici; Karl Strobel (Klagenfurt), Medical care, medical services, and demography. Nel pomeriggio, alle 15.30, il convegno riprenderà presso la Casa della Contadinanza del Castello di Udine. La sessione finale del convegno sarà diretta da Caterina Furlan dell’università di Udine. Porteranno il loro contributo Marco Formisano (Berlino), Il medico, il farmaco, il manuale e la letteratura; e i professori dell’università di Udine, Maria Amalia D’Aronco, La pratica della medicina nell’Inghilterra anglosassone; Ludovico Rebaudo, L’influenza della medicina antica sullo studio dell’antichità classica nel XVII: Jacob Spon e i suoi corrispondenti; Arnaldo Marcone, Si può parlare di medicina tardoantica?.