"Le Simplegadi": lingue e letterature nell'era della globalizzazione

        Indaga e riflette sulle lingue, le letterature e le culture mondiali contemporanee pur richiamandosi, nel nome, alla mitologia greca. Si chiama, infatti, Le Simplegadi la prima rivista scientifica on line dell’università di Udine disponibile in rete all’indirizzo www.uniud.it/all/simplegadi/. Scandite annualmente e selezionate da “referees” internazionali, le pubblicazioni raccolgono gli interventi di critici, scrittori e studiosi di fama internazionale, dando spazio anche a contributi di giovani studiosi, su molteplici aree delle lingue moderne: letterature, studi culturali, studi sulle donne, linguistica generale ed applicata, problemi glottodidattici e pratiche d’insegnamento delle lingue moderne. 

        «Scopo della rivista – spiega il direttore Antonella Riem Natale, docente di Letteratura inglese alla facoltà di Lingue dell’università di Udine – è quello di riflettere sul futuro e il presente delle lingue e delle letterature nell’era della globalizzazione, dove “mondonord” e “mondosud” sono estremi apparenti della soglia da attraversare per ricomporre il tessuto unico dell’esistenza». Nel mito, infatti, le Simplegadi (da simpleo, navigare), o isole Cianee, si scontrano per ostacolare il passaggio verso l’“Altrove”. «Vista la sua natura multimediale e trasversale – aggiunge Riem –, Le Simplegadi si configura come uno strumento dinamico, aperto e innovativo di ricerca scientifica». 

        Il nucleo portante del primo numero della rivista è costituito da una serie di contributi sulla letteratura nell’era globale, mentre il secondo, da poco on line, riunisce articoli e riflessioni sui temi relativi a “Soggetti in movimento”, il convegno internazionale su immigrazione e migrazioni tra cinema, letteratura, arte e società, organizzato dall’Associazione laureati/e in lingue dell’ateneo friulano. Il terzo numero, miscellaneo, uscirà ad ottobre. Il comitato scientifico di Le Simplegadi è composto da Antonella Riem Natale, Andrea Csillaghy e Renata Londero dell’università di Udine; Armando Gnisci dell’università Roma Tre, Veronica Brady della University of Western Australia e Paolo Bartoloni della University of Sydney.