13 giugno 2005
Convegno mercoledì 15 giugno alle 15, sala Tomadini a Udine
Salute e sviluppo socio-economico: un progetto per 33 comuni friulani
Promuovere stili di vita sani favorendo, allo stesso tempo, lo sviluppo socio-economico del territorio. È l’obiettivo del progetto “Investimenti in salute e sviluppo economico”, che coinvolge circa 145 mila abitanti di 33 comuni medio-piccoli del Friuli, promosso dal Centro di ricerca di comunità “Giorgio A. Feruglio” di Martignacco, dal dipartimento di Scienze statistiche dell’ateneo friulano e dalla Provincia di Udine. I primi risultati del progetto, che terminerà alla fine dell’anno, saranno presentati mercoledì 15 giugno alle 15 nella sala Tomadini, in via Tomadini 30, a Udine, nel corso del convegno “Quali politiche per la salute e lo sviluppo socio-economico?” organizzato dalla facoltà di Economia e dal dipartimento di Scienze statistiche dell’università di Udine in collaborazione con il Centro di ricerca “Giorgio Feruglio”.
«Con l’aiuto delle realtà coinvolte – spiega il direttore del Centro, Pierluigi Struzzo –metteremo a punto un modello di valutazione economica del guadagno in salute che la comunità ottiene investendo in iniziative nate dal basso e condivise da tutti gli attori». La nuova politica sanitaria dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), considera infatti importante declinare fino a livello delle comunità locali le strategie di prevenzione e di tutela della salute. «Punto nodale – chiarisce Breschi – è la considerazione del valore aggiunto di politiche partecipate. Includendo le popolazioni nella definizione della posta in gioco esse avviano processi collettivi di presa di coscienza rispetto alla salute».
L’incontro si aprirà con gli interventi del preside della facoltà di Economia, Flavio Pressacco e di Marco Breschi, ordinario di Demografia all’università di Udine. Seguiranno le relazioni di Erio Ziglio, direttore dell’ufficio europeo dell’Oms sugli Investimenti per la salute e lo sviluppo; di Carole Maignan, economista presso l’ufficio europeo dell’Oms; di Roberto Panizzo, direttore dell’Area socio-sanitaria dell’assessorato ai Rapporti internazionali della Regione Friuli Venezia Giulia, e di Francesco Marangon, ordinario di Economia dell’ambiente e sviluppo sostenibile all’ateneo friulano che parlerà della valutazione del danno da inquinamento acustico degli aeroporti, in particolare di quello di Ronchi dei Legionari, e di uno studio riguardante la stima monetaria del danno ambientale prodotto dall’inquinamento da atrazina nelle falde di Palmanova.
«Con l’aiuto delle realtà coinvolte – spiega il direttore del Centro, Pierluigi Struzzo –metteremo a punto un modello di valutazione economica del guadagno in salute che la comunità ottiene investendo in iniziative nate dal basso e condivise da tutti gli attori». La nuova politica sanitaria dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), considera infatti importante declinare fino a livello delle comunità locali le strategie di prevenzione e di tutela della salute. «Punto nodale – chiarisce Breschi – è la considerazione del valore aggiunto di politiche partecipate. Includendo le popolazioni nella definizione della posta in gioco esse avviano processi collettivi di presa di coscienza rispetto alla salute».
L’incontro si aprirà con gli interventi del preside della facoltà di Economia, Flavio Pressacco e di Marco Breschi, ordinario di Demografia all’università di Udine. Seguiranno le relazioni di Erio Ziglio, direttore dell’ufficio europeo dell’Oms sugli Investimenti per la salute e lo sviluppo; di Carole Maignan, economista presso l’ufficio europeo dell’Oms; di Roberto Panizzo, direttore dell’Area socio-sanitaria dell’assessorato ai Rapporti internazionali della Regione Friuli Venezia Giulia, e di Francesco Marangon, ordinario di Economia dell’ambiente e sviluppo sostenibile all’ateneo friulano che parlerà della valutazione del danno da inquinamento acustico degli aeroporti, in particolare di quello di Ronchi dei Legionari, e di uno studio riguardante la stima monetaria del danno ambientale prodotto dall’inquinamento da atrazina nelle falde di Palmanova.