On line una “chicca” per gli appassionati di alpinismo

Himalaya 2005, il diario della spedizione sul sito web dell'Università

Dopo 26 giorni cominciati gli esperimenti dell’ateneo di Udine

Gli appassionati di alpinismo possono seguire quasi “in diretta” tutta la spedizione alpinistica “Himalaya 2005” guidata da Nives Meroi e affiancata dall’università di Udine come sponsor scientifico. In che modo? Attraverso il sito internet dell’università di Udine dove è stata pubblicata una pagina speciale, curata dalla Ripartizione ricerca dell’ateneo friulano, sulla missione partita lo scorso 30 marzo alla conquista di altri due Ottomila, il Dhaulagiri (8.167 m) e l’Annapurna (8.047 m), in Nepal. Ciccando all’indirizzo http://web.uniud.it/rice/Himalaya/Home.htm è possibile conoscere i particolari del progetto, i componenti della squadra, gli obiettivi e la cronaca della spedizione: una vera chicca che permette agli appassionati di seguire giorno per giorno l'avvicinamento alla prima cima .

Gli aggiornamenti, inviati da Nives Meroi (che potrebbe essere la prima donna al mondo a raggiungere tutte le cime dei quattordici "ottomila"), vengono caricati in rete non appena giungono dal campo base. L’ultimo aggiornamento è quello del 24 aprile, data in cui, dopo 26 giorni dall’inizio della spedizione, sono iniziati gli esperimenti dell’università di Udine. “Si tratta di effettuare misurazioni sulla percentuale di saturazione di ossigeno nel sangue e un rilievo "serrato" della sintomatologia del mal di montagna – scrive Nives Meroi nel diario di bordo -. È Leila che ce li somministra e contemporaneamente facciamo da "cavie" anche per i suoi esperimenti di laurea: un progetto pilota sulla valutazione della funzionalità cognitiva in alta quota”.

Se l’obiettivo da parte degli scalatori è la conquista di altri due Ottomila, da parte dei fisiologi dell’ateneo friulano, che monitoreranno gli atleti prima, dopo e nel corso della spedizione, l’impresa sarà quella di capire i meccanismi che stanno alla base della neocitolisi. Ossia, del naturale fenomeno di distruzione dei globuli rossi più giovani a vantaggio di quelli più vecchi che si verifica nel corpo umano nel suo passaggio dall’alta alla bassa quota, dopo la proliferazione dei globuli rossi stessi che si attua con la salita.

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