21 aprile 2005
Giovedì 28 aprile alle 17 al Centro per la viticoltura
Un'iniezione di "boro" come ricostituente per salvare la vendemmia
Nella sede di Cormòns dell’Ateneo friulano enologi a confronto
Se la vigna è sotto stress, urge un ricostituente, proprio come per gli esseri umani. Niente multivitaminici, però. Per salvare la vendemmia, basta un’«iniezione» di boro. A dettare ai vignaioli friulani la ricetta giusta per preservare la qualità e la quantità delle uve sarà, giovedì 28 aprile alle 17 nella sede di Cormòns dell’Ateneo friulano, il quarto appuntamento con “I giovedì del centro” del 2005, il ciclo di seminari organizzati dal corso di laurea in Viticoltura e Enologia dell'Università di Udine, per discutere i temi di attualità di maggiore interesse, affrontati in chiave tecnico-scientifica. Gli incontri, organizzati in collaborazione con l'Associazione Enologi enotecnici italiani - Sezione Friuli Venezia Giulia nascono con l'obiettivo di rafforzare il legame fra mondo produttivo e mondo della ricerca.
Durante il convegno, organizzato al Centro per la viticoltura e l’enologia dell’Ateneo di Udine in via San Giovanni 79 a Cormòns (tel. 0481.639295), sarà infatti affrontato il tema “Il Boro nella nutrizione minerale della vite”. Come spiega il professor Emilio Celotti dell’Ateneo friulano, «la limitatissima ritraslocazione del boro nella pianta e le fluttuazioni della disponibilità nel suolo determinano la possibilità di insorgenza di improvvisi e imprevedibili stati di carenza temporanea di questo elemento, anche in vigneti coltivati su suoli mediamente dotati. Qualora queste subcarenze temporanee avvengano in periodi fisiologici della vite particolarmente delicati (fioritura, accrescimento dell’acino, invaiatura) possono determinare riflessi negativi sia quantitativi che qualitativi sulla produzione. Diverse tipologie di concimi sono disponibili sul mercato, ma la scelta del mezzo di volta in volta più idoneo richiede una conoscenza approfondita sia della fisiologia della pianta che del comportamento del boro nel suolo». E proprio questo è uno degli obiettivi del convegno, cui interverranno come relatori il prof. Roberto Pinton e il dott. Marco Contin dell’Università di Udine, Paolo Fortunati della Società Chimica Larderello, Maurizio Da Lozzo della Agrivet, e Rudy Camerlynck della BMS Micronutrients. Seguirà il dibattito.
Durante il convegno, organizzato al Centro per la viticoltura e l’enologia dell’Ateneo di Udine in via San Giovanni 79 a Cormòns (tel. 0481.639295), sarà infatti affrontato il tema “Il Boro nella nutrizione minerale della vite”. Come spiega il professor Emilio Celotti dell’Ateneo friulano, «la limitatissima ritraslocazione del boro nella pianta e le fluttuazioni della disponibilità nel suolo determinano la possibilità di insorgenza di improvvisi e imprevedibili stati di carenza temporanea di questo elemento, anche in vigneti coltivati su suoli mediamente dotati. Qualora queste subcarenze temporanee avvengano in periodi fisiologici della vite particolarmente delicati (fioritura, accrescimento dell’acino, invaiatura) possono determinare riflessi negativi sia quantitativi che qualitativi sulla produzione. Diverse tipologie di concimi sono disponibili sul mercato, ma la scelta del mezzo di volta in volta più idoneo richiede una conoscenza approfondita sia della fisiologia della pianta che del comportamento del boro nel suolo». E proprio questo è uno degli obiettivi del convegno, cui interverranno come relatori il prof. Roberto Pinton e il dott. Marco Contin dell’Università di Udine, Paolo Fortunati della Società Chimica Larderello, Maurizio Da Lozzo della Agrivet, e Rudy Camerlynck della BMS Micronutrients. Seguirà il dibattito.