12 aprile 2005
A Palazzo Alvarez venerdì 15 e sabato 16 aprile
A Gorizia l'Enel accende il dibattito sulla responsabilità sociale d'impresa
In cattedra Roberto Zangrandi, referente Rsi dell’azienda
Ospite del corso di Relazioni Pubbliche dell’Ateneo di Udine
All’Ateneo friulano a Gorizia l’Enel accende il dibattito sulla responsabilità sociale d’impresa, ovvero, il contributo che le aziende danno allo sviluppo sostenibile. Un tema di stretta attualità, affrontato dalla “madre” di tutte le imprese italiane, che, venerdì 15 e sabato 16 aprile, a partire dalle 9, sarà al centro di una due-giorni di workshop, dal titolo “Enel. Comunicazione e responsabilità sociale”, organizzato dal corso di laurea in Relazioni Pubbliche dell’Università di Udine a Palazzo Alvarez, sede del centro polifunzionale goriziano dell’ateneo, in via Diaz 5 nel capoluogo isontino. In cattedra un relatore d’eccezione del calibro di Roberto Zangrandi, responsabile Corporate Social Responsability di Enel (di cui in passato è stato anche responsabile dei piani di comunicazione societari e successivamente dell’identità e dell’immagine). Che non è solo una delle aziende più note agli italiani, visto che “illumina” tutto lo stivale, ma è una delle società quotate italiane più considerate dal punto di vista delle performance socially reponsible, tant’è che, come spiega Zangrandi, «oggi circa il 10% del flottante di Enel è in mano a 41 fondi etici italiani e internazionali - erano 23 solo un anno fa - e parecchi di questi hanno già espresso una significativa attenzione per il collocamento della terza tranche». Senza dimenticare che il titolo Enel è entrato nel paniere del Dow Jones Sustainability Index ed era già presente in altri importanti indici azionari etici internazionali. Dal 2004 ha aderito al Global Compact dell’Onu, mentre nel 2003 ha dato vita all’associazione Enel Cuore Onlus per il sostegno ad iniziative di solidarietà.
Rivolto agli studenti, ma anche al tessuto imprenditoriale locale, il workshop altamente personalizzante (il format è pensato per i quadri Enel) si snoderà attraverso la definizione del codice etico e delle tecniche che determinano il perimetro della responsabilità sociale in azienda: si parlerà delle modalità di dialogo con i diversi stakeholder e della misura e valutazione dell’impatto della responsabilità sociale, fino all’importanza della formazione interna su questo tema. «Dopo aver realizzato ormai quasi un centinaio di interventi presso varie università - dice Zangrandi - sarò felicissimo di mettere alla prova gli studenti di Relazioni Pubbliche dell’Università di Udine, sede di Gorizia, le loro abilità e competenze rispetto ai contenuti e alla metodologia della responsabilità sociale d’impresa». Essere socialmente responsabili vuol dire non solo soddisfare pienamente gli obblighi giuridici applicabili, ma anche andare al di là investendo di più nel capitale umano, nell’ambiente e nei rapporti con le altre parti interessate. Enel porta a Gorizia la sua visione della responsabilità sociale, data da due elementi: la concezione di impresa che accomuna manager e collaboratori e la teoria morale, ovvero l'orientamento manageriale che concretizza tale tipo di responsabilità. L'orientamento della società rinvia direttamente ai contenuti del Codice Etico - espressione degli impegni e delle responsabilità etiche nella conduzione degli affari e delle attività aziendali assunti da Enel - all'approccio cooperativo e ai doveri fiduciari nei confronti di tutti i suoi interlocutori (dipendenti, clienti, fornitori, organizzazioni sindacali, associazioni dei consumatori e ambientaliste, partner d'affari, comunità locali e internazionali).
Alla “regia” organizzativa del workshop, Renata Kodilja, docente di Psicologia del Lavoro del corso di laurea in Relazioni Pubbliche che spiega: «I temi e gli obiettivi della responsabilità sociale d’impresa acquistano sempre più un ruolo e una rilevanza centrale nello scenario imprenditoriale. Credo che in questa fase il definire non solo la filosofia di sviluppo e sostenibilità dell’azienda, ma anche più pragmaticamente strumenti, finalità, modalità di valutazione e formazione della responsabilità sociale, sia fondamentale. Enel ci offre una straordinaria opportunità; in tal senso sono certa che studenti e laureati di Relazioni Pubbliche, ma anche il tessuto imprenditoriale locale, coglieranno proficuamente la sfida del confronto».
CHI E’ ROBERTO ZANGRANDI
Roberto Zangrandi, 49 anni, è Responsabile della Corporate Social Responsibility di Enel.
Nell’azienda ha in precedenza ricoperto l’incarico di Responsabile dei piani di comunicazione societari e successivamente dell’identità e dell’immagine. Dopo avere lavorato per 13 anni nel giornalismo economico finanziario (Espansione, Capital, Il Mondo), ha ricoperto l’incarico di Capo ufficio stampa estero e successivamente di Responsabile relazioni esterne per la Germania per Fiat S.p.A. Rientrando in Italia ha lavorato per due anni come Senior Partner e direttore della sede di Roma della società di consulenza in direzione e organizzazione aziendale Methodos S.p.A. di Milano. Ha studiato Scienze politiche e Sociologia ed è giornalista professionista dal 1978.
Rivolto agli studenti, ma anche al tessuto imprenditoriale locale, il workshop altamente personalizzante (il format è pensato per i quadri Enel) si snoderà attraverso la definizione del codice etico e delle tecniche che determinano il perimetro della responsabilità sociale in azienda: si parlerà delle modalità di dialogo con i diversi stakeholder e della misura e valutazione dell’impatto della responsabilità sociale, fino all’importanza della formazione interna su questo tema. «Dopo aver realizzato ormai quasi un centinaio di interventi presso varie università - dice Zangrandi - sarò felicissimo di mettere alla prova gli studenti di Relazioni Pubbliche dell’Università di Udine, sede di Gorizia, le loro abilità e competenze rispetto ai contenuti e alla metodologia della responsabilità sociale d’impresa». Essere socialmente responsabili vuol dire non solo soddisfare pienamente gli obblighi giuridici applicabili, ma anche andare al di là investendo di più nel capitale umano, nell’ambiente e nei rapporti con le altre parti interessate. Enel porta a Gorizia la sua visione della responsabilità sociale, data da due elementi: la concezione di impresa che accomuna manager e collaboratori e la teoria morale, ovvero l'orientamento manageriale che concretizza tale tipo di responsabilità. L'orientamento della società rinvia direttamente ai contenuti del Codice Etico - espressione degli impegni e delle responsabilità etiche nella conduzione degli affari e delle attività aziendali assunti da Enel - all'approccio cooperativo e ai doveri fiduciari nei confronti di tutti i suoi interlocutori (dipendenti, clienti, fornitori, organizzazioni sindacali, associazioni dei consumatori e ambientaliste, partner d'affari, comunità locali e internazionali).
Alla “regia” organizzativa del workshop, Renata Kodilja, docente di Psicologia del Lavoro del corso di laurea in Relazioni Pubbliche che spiega: «I temi e gli obiettivi della responsabilità sociale d’impresa acquistano sempre più un ruolo e una rilevanza centrale nello scenario imprenditoriale. Credo che in questa fase il definire non solo la filosofia di sviluppo e sostenibilità dell’azienda, ma anche più pragmaticamente strumenti, finalità, modalità di valutazione e formazione della responsabilità sociale, sia fondamentale. Enel ci offre una straordinaria opportunità; in tal senso sono certa che studenti e laureati di Relazioni Pubbliche, ma anche il tessuto imprenditoriale locale, coglieranno proficuamente la sfida del confronto».
CHI E’ ROBERTO ZANGRANDI
Roberto Zangrandi, 49 anni, è Responsabile della Corporate Social Responsibility di Enel.
Nell’azienda ha in precedenza ricoperto l’incarico di Responsabile dei piani di comunicazione societari e successivamente dell’identità e dell’immagine. Dopo avere lavorato per 13 anni nel giornalismo economico finanziario (Espansione, Capital, Il Mondo), ha ricoperto l’incarico di Capo ufficio stampa estero e successivamente di Responsabile relazioni esterne per la Germania per Fiat S.p.A. Rientrando in Italia ha lavorato per due anni come Senior Partner e direttore della sede di Roma della società di consulenza in direzione e organizzazione aziendale Methodos S.p.A. di Milano. Ha studiato Scienze politiche e Sociologia ed è giornalista professionista dal 1978.