4 aprile 2005
Da mercoledì 6 a venerdì 15 aprile, palazzo Politi, Udine
Gli ungheresi nel cinema italiano, Cinecittà a Budapest
Conferenze di Alessandro Rosselli e proiezioni di film
Cinecittà e l’Ungheria. Un connubio inaspettato e da svelare. Un contributo alla conoscenza del legame tra il cinema italiano e quello magiaro viene ora da sei conferenze di Alessandro Rosselli, docente all’università ungherese di Szeged, dedicate a “Quando Cinecittà parlava ungherese: gli Ungheresi nel cinema italiano (1925-1945)”, organizzate dal dipartimento di Lingue e civiltà dell’Europa Centro-Orientale dell’università di Udine. Gli incontri si terranno nella sala Politi, in via Zanon 6, a Udine.
Mercoledì 6 aprile, alle 17, si parlerà della “Commedia all’ungherese nel cinema italiano (1932-1943)” con estratti dai film Il signor Max (1937) e I grandi magazzini (1939) di Mario Camerini. Giovedì 7 aprile, alle 17, conferenza sull’“Ungheria come refugium peccatorum’, ovvero: ciò che non può – e non deve – accadere a Roma può – e deve – succedere a Budapest”. Verranno mostrati dei brani tratti dal film Maddalena zero in condotta (1940) di Vittorio De Sica. “A proposito del mito di Budapest nel cinema italiano, ovvero: l’Ungheria di Cinecittà” è il titolo dell’incontro in programma venerdì 8 aprile, alle 10. Saranno proposti spezzoni del film Fermo con le mani! (1937) di Gero Zambuto.
Mercoledì 13 aprile, alle 17, il tema della conferenza sarà “Una moda nella moda: i remakes di film ungheresi nel cinema italiano (1939-1942)”, con estratti dai film: Havi 200 fix (1935) di Béla Balogh, Péntek Rézi (1938) di László Vajda e Teresa Venerdì (1941) di Vittorio De Sica. Giovedì 14 aprile, alle 17, si discuterà degli “Ungheresi nel cinema italiano (1925-1945)”. Verranno proiettate parti dei film: Csak egy kislány (1929) di Béla Gáal, Bengasi (1942) di Augusto Genina e Roma città aperta (1945) di Roberto Rossellini. Ultimo incontro venerdì 15 aprile, alle 10, per parlare dell’“L’Ungheria a Roma (1933-1943): motivi di una scelta del cinema italiano” con estratti dai film Hetenként egyszer láthatom (1937) di Sándor Szlatinay e A hölgy egy kissé bogaras (1938) di Ákos Ráthonyi.
Mercoledì 6 aprile, alle 17, si parlerà della “Commedia all’ungherese nel cinema italiano (1932-1943)” con estratti dai film Il signor Max (1937) e I grandi magazzini (1939) di Mario Camerini. Giovedì 7 aprile, alle 17, conferenza sull’“Ungheria come refugium peccatorum’, ovvero: ciò che non può – e non deve – accadere a Roma può – e deve – succedere a Budapest”. Verranno mostrati dei brani tratti dal film Maddalena zero in condotta (1940) di Vittorio De Sica. “A proposito del mito di Budapest nel cinema italiano, ovvero: l’Ungheria di Cinecittà” è il titolo dell’incontro in programma venerdì 8 aprile, alle 10. Saranno proposti spezzoni del film Fermo con le mani! (1937) di Gero Zambuto.
Mercoledì 13 aprile, alle 17, il tema della conferenza sarà “Una moda nella moda: i remakes di film ungheresi nel cinema italiano (1939-1942)”, con estratti dai film: Havi 200 fix (1935) di Béla Balogh, Péntek Rézi (1938) di László Vajda e Teresa Venerdì (1941) di Vittorio De Sica. Giovedì 14 aprile, alle 17, si discuterà degli “Ungheresi nel cinema italiano (1925-1945)”. Verranno proiettate parti dei film: Csak egy kislány (1929) di Béla Gáal, Bengasi (1942) di Augusto Genina e Roma città aperta (1945) di Roberto Rossellini. Ultimo incontro venerdì 15 aprile, alle 10, per parlare dell’“L’Ungheria a Roma (1933-1943): motivi di una scelta del cinema italiano” con estratti dai film Hetenként egyszer láthatom (1937) di Sándor Szlatinay e A hölgy egy kissé bogaras (1938) di Ákos Ráthonyi.