Giovedì 10 nella sala Atti di Palazzo Antonini

Unione Europea e confini: corso internazionale all'ateneo friulano

Un centinaio i partecipanti provenienti da sette paesi europei

        Oltre ottanta studenti e una ventina di docenti provenienti da Belgio, Francia, Germania, Paesi Bassi, Polonia, Spagna, Svezia e, naturalmente, Italia, saranno a Udine da giovedì 10 a lunedì 21 febbraio per frequentare il corso intensivo “Barriere o ponti? Confini nell’Unione europea allargata” organizzato dall’Università di Udine nell’ambito del master europeo Euroculture promosso dall’ateneo friulano in collaborazione con le università di Gent (Belgio), Georg-August di Göttingen (Germania), Groningen (Paesi Bassi), Jagellonica di Cracovia (Polonia), Marc Bloch di Strasburgo (Francia), Deusto/San Sebastian di Bilbao (Spagna) e di Uppsala (Svezia). A dare il benvenuto ai partecipanti sarà il rettore Furio Honsell durante l’incontro di presentazione del corso che si terrà giovedì 10 febbraio alle 17 nella sala Atti di Palazzo Antonini, in via Petracco 8, a Udine. 

        Utilizzando un approccio multidisciplinare il corso tratterà, in una prospettiva storica, di vecchi e nuovi confini in Europa, di minoranze socio-culturali e religiose, del tema dei confini nella letteratura e nel cinema, e della visione che l’Ue ha oggi dei confini: una difesa da o un ponte per? «Il programma didattico – spiega Franca Battigelli, coordinatore scientifico del corso intensivo – enfatizzerà gli elementi di tempo, in quanto primo anno dopo l’abbattimento dei confini conseguente all’allargamento dell’Unione europea nel 2004, e di spazio, per la particolare posizione geografica del Friuli Venezia Giulia, confinante con un paese di nuovo ingresso nell’Unione quale la Slovenia». 

        Alla cerimonia di inaugurazione, venerdì 11 febbraio alle 9.30 nel Salone del Castello di Udine, interverranno il prorettore Maria Amalia D’Aronco, il direttore del master Franca Battigelli, e Luc François dell’Università di Gent. Seguiranno le relazioni di Zdzislaw Mach dell’Università Jagellonica di Cracovia sulla “Costruzione culturali dei confini e identità collettive in Europa” e di Jakub Duerr dell’Università di Olomouc (Repubblica Ceca), sulla “Fenomeno del nazionalismo post-comunista”. Il corso intensivo ha un valore di 5 crediti formativi ed è obbligatorio per i partecipanti al master, giunto alla quinta edizione. Prevede un approccio interdisciplinare con lezioni, conferenze e seminari di esperti internazionali e docenti degli atenei partner, una giornata di studio nell’area di Gorizia e Nova Gorica con visita alle due municipalità, una giornata di Career Day per l’orientamento professionale e la presa di contatto con il mondo economico, e una sessione dedicata a film e documentari sulle tematiche oggetto del corso.

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