Ado Furlan e gli anni ’30: il rapporto tra scultura, architettura e decorazione

Tra i relatori, storici di rilievo nazionale

        Ado Furlan è una delle figure più interessanti e finora relativamente poco indagate del Novecento friulano. Ebbe frequenti e consolidati rapporti con alcuni tra i più significativi esponenti della scuola romana, era amico di poeti e scrittori come Carlo Betocchi, Aldo Camerino, Giovanni Comisso, Amedeo Giacomini, Pier Paolo Pasolini, Diego Valeri, ma anche di numerosi pittori e scultori friulani, tra cui Anzil, Franco Brunetta, Emilio Caucigh, Carlo Ciussi, Duilio Corompai, Luigi De Paoli, Eugenio Polesello, Silvio Olivo, Fred Pittino, Armando Pizzinato, Virgilio Tramontin e Italo Michieli, con il quale ebbe un lungo sodalizio.Allo scultore è dedicato il convegno “Ado Furlan nella scultura italiana del Novecento” che prosegue venerdì 3 e sabato 4 dicembre presso l’ex convento di Pordenone. L’iniziativa vanta della collaborazione tra l’Università degli studi di Udine, la Provincia di Pordenone, il Comune di Pordenone e il Centro Iniziative Culturali Pordenone e si colloca nell’ambito delle manifestazioni per il centenario della nascita dell’artista, che cadrà il prossimo anno (3 dicembre 2005) e sarà celebrato con una mostra delle sue principali opere.

        Venerdì 3 dicembre dalle 9.30 cominceranno gli interventi dedicati all’ambiente veneziano, alla “sindacalizzazione” dell’arte negli anni Trenta e al dibattito critico sulla scultura, al rapporto tra architettura e decorazione. La relazione di Nico Stringa, dell’ Università “Ca’ Foscari” di Venezia, sarà incentrata sulla scultura attraverso le Biennali di Venezia tra le due guerre; Giuseppina Dal Canton, docente dello stesso ateneo, tratterà invece dei rapporti tra pittori e scultori nella Venezia degli anni Trenta e primi anni Quaranta. Maria Masau Dan, del museo “Revoltella” di Trieste, spiegherà la logica sottesa alle mostre del sindacato tra il Friuli e la Venezia-Giulia. Giovanni Bianchi dell’Università “Ca’ Foscari” di Venezia, illustrerà cosa avveniva a Ca’ Pesaro negli anni Trenta. Rossella Campana di Firenze, fornirà elementi per meglio comprendere il dibattito critico sulla scultura in Italia verso il 1930. “Moderno e monumentale: l’architettura di Cesare Scoccimarro negli anni Trenta” è il titolo della relazione della pordenonese Annalisa Avon; Paolo Campiglio, dell’Università di Pavia, si soffermerà sulla triennale di Milano e Sileno Salvagnini, dell’Accademia di Bella arti di Venezia, spiegherà la funzione e i riflessi della legge del 2% sulla produzione artistica dell’epoca. Gilberto Ganzer, del museo civico d’Arte di Pordenone, ci parlerà di Corrado Cagli e delle tavole dell’Esposizione di Parigi; Paolo Nicoloso, dell’Università di Udine, e Simonetta Lux, dell’Università di Roma “La Sapienza”, interverranno rispettivamente sul foro Mussolini e sull’E42.

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