Ado Furlan e gli anni ’30: il rapporto tra scultura, architettura e decorazione
Tra i relatori, storici di rilievo nazionale
Venerdì 3 dicembre dalle 9.30 cominceranno gli interventi dedicati all’ambiente veneziano, alla “sindacalizzazione” dell’arte negli anni Trenta e al dibattito critico sulla scultura, al rapporto tra architettura e decorazione. La relazione di Nico Stringa, dell’ Università “Ca’ Foscari” di Venezia, sarà incentrata sulla scultura attraverso le Biennali di Venezia tra le due guerre; Giuseppina Dal Canton, docente dello stesso ateneo, tratterà invece dei rapporti tra pittori e scultori nella Venezia degli anni Trenta e primi anni Quaranta. Maria Masau Dan, del museo “Revoltella” di Trieste, spiegherà la logica sottesa alle mostre del sindacato tra il Friuli e la Venezia-Giulia. Giovanni Bianchi dell’Università “Ca’ Foscari” di Venezia, illustrerà cosa avveniva a Ca’ Pesaro negli anni Trenta. Rossella Campana di Firenze, fornirà elementi per meglio comprendere il dibattito critico sulla scultura in Italia verso il 1930. “Moderno e monumentale: l’architettura di Cesare Scoccimarro negli anni Trenta” è il titolo della relazione della pordenonese Annalisa Avon; Paolo Campiglio, dell’Università di Pavia, si soffermerà sulla triennale di Milano e Sileno Salvagnini, dell’Accademia di Bella arti di Venezia, spiegherà la funzione e i riflessi della legge del 2% sulla produzione artistica dell’epoca. Gilberto Ganzer, del museo civico d’Arte di Pordenone, ci parlerà di Corrado Cagli e delle tavole dell’Esposizione di Parigi; Paolo Nicoloso, dell’Università di Udine, e Simonetta Lux, dell’Università di Roma “La Sapienza”, interverranno rispettivamente sul foro Mussolini e sull’E42.