Per i 70 ospiti del Florence network meeting, l’incontro che ha coinvolto diversi politecnici ed istituti di higher education per la formazione dell’infermiere e delle ostetriche in Europa, organizzato quest’anno dall’Università di Udine, il bilancio dei tre giorni di workshop e conferenze a Pordenone, sono stati intensi e ricchi di spunti; in particolare sono stati favoriti gli scambi nell’ottica della ricerca infermieristica ed ostetrica.
Di rilievo nel taccuino degli appunti degli ospiti stranieri, le visite didattiche nelle sedi di tirocinio ma anche nei luoghi in cui operano tutor clinici e docenti che collaborano alla formazione infermieristica, nella logica dello sviluppo dell’integrazione università e aziende sanitarie.
Gli ospiti dell’Università di Udine a Pordenone, hanno potuto approfondire il contesto in cui operano infermieri e ostetriche locali, hanno conosciuto la città e incontrato il sindaco, hanno potuto visitare le bellezze archeologiche di Aquileia, nonché scoprire il sapore della buona tavola friulana. Grazie anche a questo appuntamento annuale, il corso di laurea in Infermieristica ha potuto garantire uno standard elevato sia scientifico che organizzativo.
Al meeting, lo ricordiamo, sono intervenuti alcuni tra i massimi esperti della disciplina infermieristica e della ricerca, quali Majda Slajner–Japely del Centro della Primary Care Nursing dell’Orgnaizzazione Mondiale della Sanità di Maribor, il professor Alfredo Tenore, esperto di metodologie didattiche, nonché direttore della clinica pediatrica del Policlinico universitario di Udine, Barbara Ruffini esperta di Evidence Based-Nursing dell’Azienda ospedaliera di Bologna.
“A conclusione del mio mandato di presidente di turno – ha indicato Cristina Tommasini, docente a Pordenone di Infermieristica e presidente del Florence Network – mi è sembrato naturale ospitare in città il meeting, una iniziativa no profit che punta alla massima partecipazione, soprattutto delle Università dell’Est come Latvia e Brno e degli studenti delle varie sedi (due per ciascuna università come stabilito dalla regolamento della network) che sono stati accolti dalla sede che ha organizzato l’incontro internazionale”.
Una sfida dunque, affrontata con successo dall’ateneo udinese che si è impegnato a tracciare i nuovi orizzonti nel campo dell’infermierista, con precisi riferimenti anche ai nuovi partner dell’est Europa, in sintonia con i cambiamenti politici in atto.