Elaborare progetti specifici legati al trattamento informatico delle fonti e dei materiali, visivi e testuali, relativi ai beni storico-artistici; favorire il reperimento e l’uso delle risorse riguardanti i beni culturali presenti in Internet. Sono le principali finalità del Laboratorio informatico per la documentazione storico artistica (Lida) dell’Università di Udine, realizzato dal dipartimento di Storia e tutela dei beni culturali in collaborazione con il dipartimento di Matematica e informatica dell’ateneo friulano. Il Laboratorio si occuperà, in particolare, della costruzione di banche dati, dell’analisi dei vari metodi di archiviazione e memorizzazione, di procedimenti di marcatura dei testi e dei problemi connessi al trattamento, all’archiviazione e alla schedatura delle immagini. Presto, inoltre, sarà attivato il sito web del Lida. Anche nell’ambito della storia dell’arte, quindi, l’informatica sta assumendo una crescente importanza. Come strumento di ricerca, per la gestione del patrimonio artistico e, grazie alla messa in Rete, come opportunità di diffusione e fruizione dello stesso.
Il Laboratorio informatico per la documentazione storico artistica sarà presentato mercoledì 6 ottobre, alle 16, nella sala Politi di Palazzo Politi Camavitto, in via Zanon 6, a Udine. Parteciperanno il rettore, Furio Honsell; i presidi delle facoltà di Lettere e filosofia, Caterina Furlan, di Scienze matematiche, fisiche e naturali, Carlo Tasso, e il direttore del dipartimento di Storia e tutela dei beni culturali, Arnaldo Marcone. Interverranno Umberto Parrini, della Scuola Normale Superiore di Pisa, con“Riflessioni ed esperienze di alcune applicazioni informatiche nella gestione e comunicazione dei beni culturali”, e Clara Baracchini, della Soprintendenza ai beni ambientali, architettonici, artistici e storici per le province di Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara, che parlerà dell’“Informatica per la gestione, la tutela, il restauro e la valorizzazione del patrimonio nell’esperienza della Soprintendenza di Pisa”.
«Nel contesto di un panorama italiano sostanzialmente carente – ricorda Donata Levi, coordinatrice dell’equipe che ha progettato il Lida e docente di Museologia e critica artistica e del restauro all’ateneo friulano –, il Laboratorio può rivelarsi un centro di addestramento e di ricerca innovativo per studenti, specializzandi e dottorandi. Del resto – aggiunge –, il curriculum in Storia e tutela dei beni archivistici e librari del corso di laurea in Conservazione dei beni culturali, prevede già insegnamenti specifici quali Elementi di informatica e scienza della catalogazione dei beni culturali, o Informatica documentale e Informatica per gli archivi e le biblioteche. Oggi, infatti, esistono svariati strumenti di informazione che possono essere di sussidio alla ricerca ma che richiedono anche un certo grado di conoscenza nella consultazione. Si possono cioè trovare biblioteche e reti di biblioteche memorizzate, musei memorizzati e cataloghi visivi, archivi specializzati e archivi di cataloghi di vendita e inventari, archivi di testi o nuclei monografici relativi ad artisti e letterati».
La fase iniziale del Laboratorio informatico per la documentazione storico artistica prevede, oltre alla costruzione del sito, quattro seminari in cui saranno presentati i primi progetti avviati dal gruppo di ricerca che fa capo al Lida e gli strumenti bibliografici, documentari, testuali e visivi presenti nella Rete. Il primo si terrà mercoledì 20 ottobre, dalle 10, nell’aula 15 di Palazzo Antonimi, in via Petracco 8, a Udine. I ricercatori dell’Università di Udine, Linda Borean, Alessandro Del Puppo, Giampaolo Trevisan, Beatrice Rinaldis e Antonella Passone, illustreranno “Gli archivi informatici on line per la storia dell’arte”; Massimo Ferretti, della Scuola Normale Superiore di Pisa, presenterà alcune “Riflessioni sulla lettura delle immagini fotografiche”; Giovanni Villa parlerà delle “Riflettografie in rete”, e Francesca Sonetti, dell’Istituto nazionale della grafica di Roma, farà il punto sulla “Documentazione e conservazione del patrimonio fotografico nell’era del digitale”.
Gli altri tre incontri si terranno tutti a partire dalle ore 16, nella sala Florio di Palazzo Florio, in via Palladio 8, a Udine. Mercoledì 3 novembre, Oreste Signore, dell’Istituto di scienza e tecnologia dell’informazione Alessandro Faedo del Cnr di Pisa, discuterà di “Beni culturali e semantic web”; Gisella Capponi, dell’Istituto centrale del restauro di Roma, presenterà “La documentazione dello stato di conservazione e la progettazione del restauro”. Mercoledì 17 novembre, Guido Beltramini, del Centro internazionale di studi di architettura Andrea Palladio di Vicenza, terrà una relazione su “Palladio digitale: il progetto per la fototeca Carlo Scarpa”; Italo Zannier, invece, si occuperà di “Carlo Scarpa nella fotografia in archivio”; infine, Maria Emilia Masci, dell’Sns Consorzio Forma di Pisa, tratterà il “Progetto Pompei”. Mercoledì 1 dicembre, interverranno Monica Donato, dell’Università di Parma; Gloria Pellarini e Vittoria Romani dell’Università di Udine; Monia Maniscalchi, del Centro di elaborazione informatica di testi e immagini di Pisa, che parlerà delle “Opere firmate nell’arte italiana. Medioevo/Rinascimento”, e Antonio Giusa, del Centro regionale di catalogazione e restauro dei beni culturali di Udine, che affronterà “L’esperienza di catalogazione della Fototeca del dipartimento di Storia e tutela dei beni culturali nell’ambito del Sistema informativo di catalogazione partecipata (Sicap)”.