L'Università di Udine mette a segno un primato in campo accademico

Il primo film sonoro italiano restaurato dal Dams di Gorizia

L'Ateneo friulano riporta a nuova vita "Il Natale di bebè"
Il film sarà presentato il 3 luglio al festival internazionale di Bologna

            Il laboratorio di restauro del film "La Camera ottica" del corso di laurea in Discipline delle arti, della musica e dello spettacolo dell’Università di Udine (sede di Gorizia) ha restaurato uno dei primissimi film sonori italiani. Si tratta dell’edizione inglese di "Il Natale di Bebé" di Carlo Campogalliani. L’eccezionale restauro, per difficoltà di realizzazione, per importanza storica e scientifica è stato eseguito in collaborazione con la Cineteca del Comune di Bologna e il laboratorio "L’immagine ritrovata" partendo da un nitrato positivo conservato a Londra. "La Camera ottica", ovvero il corso di laurea Dams e l'Ateneo friulano, saranno presenti con questo e altri lavori di restauro cinematografico durante uno dei più importanti festival del settore a livello mondiale: il Cinema Ritrovato di Bologna, giunto alla sua XVIII edizione e in programmazione dal 3 al 10 luglio. I partecipanti al progetto dell'Ateneo friulano si incontreranno proprio a Bologna, il 5 luglio, ospiti ufficiali del festival, per una giornata progettuale e di proiezioni dedicate.
            Per capire il prestigio del contesto in cui questo restauro verrà presentato, bisogna sapere che il festival ospita il meglio dei film restaurati. Solo per citarne alcuni, verranno proiettate delle splendide edizioni di  "2001: Odissea nello spazio" di Stanley Kubrick (in 70mm) e di "Prima della rivoluzione" di Bernardo Bertolucci (già programmato in anteprima a Cannes). Nel 1931 Carlo Campogalliani – uno dei più importanti registi italiani tra gli anni Venti e gli anni Cinquanta - aveva inaugurato il reparto edizione shorts della Cines-Pittaluga (vi ricopriva l’incarico di ispettore) con alcuni titoli, tra cui "Il Natale di Bebé". L’edizione italiana dello short Pittaluga uscì nelle sale nel Natale del 1931. Il film venne proiettato al Cinema Ghersi di Torino in abbinamento al lungometraggio Segreteria Privata. Contemporaneamente il cortometraggio venne venduto in Inghilterra (all’interno di un pacchetto comprendente gli shorts Cines-Pittaluga 1931-32). Il film, anche se di spirito natalizio e con protagonista un bambino, è orientato verso un pubblico adulto e  si regge sulle coreografie del corpo di ballo e sui brani di musica popolare composti ed eseguiti da Felice Montagnini. L’occasione si configurerà come una proiezione in prima visione mondiale di uno dei primi film sonori italiani, restaurato dall’ateneo udinese grazie al lavoro del Dams di Gorizia. E’ la prima volta in assoluto che un’università italiana restaura direttamente dei film. Il festival - che ospita studiosi, specialisti e appassionati provenienti da tutte le parti del mondo, ha scelto per il proprio cartellone di proiezioni questo e altri restauri del corso di laurea goriziano.

            Ciò si deve all’alto livello raggiunto dalla formazione specializzata e dalla ricerca teorica e applicativa svolto dall’indirizzo di conservazione e restauro cinematografico del Dams dell'Ateneo friulano. Come spiega il dott. Simone Venturini, coordinatore dei progetti di restauro e di conservazione del laboratorio "La Camera ottica" (il cui responsabile scientifico è il prof. Leonardo Quaresima e il cui responsabile tecnico è Gianandrea Sasso), «il settore di conservazione e restauro del polo goriziano, con i suoi laboratori specializzati inseriti nel Palazzo del Cinema di Piazza Vittoria, ha raggiunto un livello di formazione didattica avanzata in grado di preparare professionalmente gli studenti alla ricerca e alle attività, sia a livello universitario, sia nelle cineteche e nei laboratori specializzati. Tanto è vero che gli archivi e i laboratori con cui siamo in contatto e con cui collaboriamo stanno richiedendo nostri studenti per stages e tirocini, con la possibilità in alcuni casi di inserirli a pieno titolo nelle loro attività. Il lavoro di ricerca si sta facendo sempre più approfondito e specializzato (nel settore del restauro del sonoro cinematografico, ndr) riscontrando fiducia e sostegno da parte dei vertici dell’Ateneo e da parte degli specialisti del settore a livello nazionale. Inoltre la rete di contatti e collaborazioni è diventata sempre più ampia, feconda e importante. Ne è un esempio il Progetto dedicato ai film in versione multipla, promosso attraverso la Spring School di Gradisca d’Isonzo e che prevede tra l’altro il restauro di film europei di grande importanza per la storia del cinema. In questa direzione il Dams dell'Ateneo di Udine a Gorizia lavora a fianco con le più importanti cineteche europee (Londra, Parigi, Berlino, Wiesbaden, Praga, Ljubljana, Roma, Gemona)».

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