Le pagine web sono inaccessibili per i portatori di handicap

Il chiaroscuro dei siti no profit promossi per look, bocciati per fruibilità

A dare le "pagelle" una ricerca on line dell'Ateneo di Udine a Gorizia
«Ottimi i contenuti e buona la grafica, scarsa l'interattività»

            Promossi per look, bocciati per fruibilità. I siti del mondo no-profit non passano a pieni voti l'esame della Facoltà di Lingue e letterature straniere dell’Università di Udine, che ha voluto dare le "pagelle" alle pagine web delle principali organizzazioni non governative, con un'interessante ricerca on-line, che ha visto impegnati in prima linea gli studenti del corso di laurea in Relazioni Pubbliche dell'Ateneo friulano a Gorizia. L'ostacolo principale per l’optimum di fruibilità dei siti rimane il basso livello di interattività, accompagnato dalla totale mancanza di accessibilità per i soggetti portatori di handicap. L’analisi, coordinata dal professor Francesco Pira, docente di Comunicazione Sociale, Teorie e tecniche della comunicazione pubblica e laboratorio di Comunicazione Pubblica  all’Università di Udine (sede di Gorizia), ha riguardato i siti no profit impegnati nella tutela dell’ambiente, nella protezione degli animali, nella tutela dei minori, nella donazione del sangue, nel volontariato, nelle pubbliche assistenze, nei diritti umani e nell’economia sociale.
            Lo studio ha voluto analizzare i siti valutandoli prima nei quattro campi di grafica, fruibilità, contenuti e comunicazione interattiva, e attribuendo poi loro un giudizio globale compreso tra l'insufficiente (rappresentato da una sola chiocciola) e l'ottimo (cinque chiocciole). Giudizi ottimali per i siti riguardanti la tutela dell’ambiente, l’area del volontariato e le pubbliche assistenze. Gli aspetti più avvincenti sono sicuramente quelli legati ai contenuti e alla grafica. Tutti i portali, infatti, soddisfano le richieste informative dell’utenza e hanno uno stile grafico che non rallenta la navigazione e riesce a catturare l’attenzione. D’altro canto è solo in queste sezioni che si rilevano passi in avanti nell’ambito della fruibilità e dell’interattività. Buoni i risultati anche per i siti riguardanti la tutela dei minori, la protezione degli animali, la donazione del sangue, i diritti umani e l’economia sociale. Anche in questo caso spiccano lo stile grafico e i contenuti, mentre gli altri aspetti sono sufficienti. Sarà necessario, infatti, concepire un migliore apporto tecnologico che permetta l’inserimento di motori di ricerca e database.
A tirare le fila dell'indagine è il coordinatore della ricerca Francesco Pira: «Pur essendo positivi nel complesso i giudizi globali, grazie talora a un discreto approccio grafico e, quasi sempre alla ricchezza dei contenuti, meraviglia la scarsa interattività, trattandosi di siti di associazioni che rappresentano communities  di persone alla continua ricerca di dialogo con l’esterno anche per associare nuovi individui. Infine, il livello dell’accessibilità, specie ai portatori d’handicap, è assolutamente inesistente, ma forse questo deriva dalla scarsità dei fondi a disposizione per la comunicazione e, in particolare, per la comunicazione sul Web».
            Un aspetto molto deludente, spiegano gli estensori dell'indagine, è rappresentato dal fatto che nessun sito ha implementato l’accessibilità per i portatori di handicap. Alcuni enti sono rimasti colpiti da tale puntualizzazione e si sono detti favorevoli all’introduzione di questa caratteristica nel prossimo futuro. La ricerca on line è stata curata da un gruppo di lavoro di cui hanno fatto parte alcuni studenti dell’ultimo anno del corso di laurea in  Relazioni Pubbliche : Sara Previt, Elisa Veri, Chiara Salis, Valentina Miozzo, Federica Gentile, Olivia Celiku, Francesca Cargnelutti, Katja Dorni e con la collaborazione del dott. Luca Gaudiano.
PER ULTERIORI INFORMAZIONI:
FRANCESCO PIRA 335 1034482
LUCA GAUDIANO 349 8069 039

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