Il fiore all’occhiello della rassegna che si inaugura oggi
Lignano Film Show, presentato il cartellone internazionale
Dal Festival di Venezia quattro primizie fra Italia, Iran e Usa
Saranno proiettate al Cinecity dal 19 al 22 settembre
Iran, America e Italia sono i paesi dai quali Lignano Film Show
Se la prima parte del programma è incentrata su quattro film (a ingresso libero) tratti dalla retrospettiva veneziana “Storia segreta del cinema italiano – Italian Kings of the B’s” curata da Marco Giusti e Luca Rea, interamente incentrata sul filone delle produzioni di genere italiane degli anni Sessanta e Settanta (oggi 15 settembre sarà proiettato "Quel maledetto treno blindato" (1977) di Enzo G. Castellari, domani, 16 settembre "La vendetta di Ercole" (1960) di Vittorio Cottafavi, mentre il 17 sarà la volta di "Col cuore in gola" (1967) di Tinto Brass, , e il 18 di "Non si sevizia un paperino" (1972) di Lucio Fulci), il cartellone internazionale, al via dal 19 al 22 settembre (sempre al Cinecity di Lignano e sempre alle 21, al costo di 3 euro), proporrà le “chicche” del panorama cinematografico internazionale, scelte per l’occasione da un gruppo di esperti interno al Consiglio del Master in diretta sintonia con
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Il neorealismo cinematografico italiano, ed in particolare il cinema di Vittorio De Sica del primo dopoguerra, è il retroterra culturale al quale Sag-haye velgard (Piccoli ladri, 2004) della regista iraniana Marziyeh Meshkini (che aprirà la sezione internazionale il 19 settembre) fa continuo riferimento. Sciuscià (1946) e Ladri di biciclette (1948) sono infatti costantemente evocati – il primo allusivamente nei modi e nei termini in cui la vicenda prende corpo, il secondo puntualmente perché inteso come referente cinematografico diretto – da questo notevole esempio di cinema al femminile, proveniente da una delle nazioni mediorientali che, assai lucidamente e con i favori tanto della critica quanto del pubblico internazionali, ha saputo reinventare il proprio modo di fare immagini per il grande schermo. Dopo questo omaggio al nostro cinema da parte di una fra le più interessanti cineaste iraniane, troviamo ancora una donna dietro la macchina da presa. Si tratta di Valia Santella, qui alla sua prima prova nel lungometraggio dopo un’intensa attività in qualità di sceneggiatrice e di aiutoregista per importanti nomi del cinema italiano – Antonio Capuano, Carlo Cecchi, Pappi Corsicato, Daniele Luchetti, Mario Martone, Gabriele Salvatores, Silvio Soldini, Nanni Moretti. E proprio quest’ultimo, insieme ad Angelo Barbagallo, è stato a produrre per
Intanto, domani, 16 settembre, andrà in scena La vendetta di Ercole (1960) di Vittorio Cottafavi, perfetto esempio di cinema di genere storico-mitologico, dove il carattere fantastico della vicenda fa il paio con l’inverosimiglianza dei luoghi, delle azioni e dei personaggi creati dalla mano sapiente del regista-sceneggiatore, ma dove è anche possibile leggere in controluce un messaggio ideologico in straordinaria sintonia con la temperie politica e sociale di allora.