2 aprile 2004
L'incontro lunedì 5 aprile alle 18. Seguirà la proiezione di "Tropici"
Ospite al Dams il papà della Pimpa
A Gorizia Altan racconterà la sua carriera da sceneggiatore
Ad accoglierlo il rettore dell'Università di Udine
Al Dams dell'Ateneo di Udine a Gorizia, l'Altan che tutti conosciamo svela "l'altro" Altan. L'arguto maestro della satira e del fumetto scopre lo sceneggiatore riflessivo e attento alla dimensione del sociale. Raccontato da sé medesimo. Tutto questo accadrà lunedì 5 aprile, alle 18, nella sede del Dams di piazza Vittoria a Gorizia, quando il papà della Pimpa, ospite del corso di laurea in Discipline delle arti, della musica e dello spettacolo dell'Università di Udine, inaugurerà la retrospettiva in quattro "puntate", che l'Ateneo friulano, con la preziosa collaborazione di Transmedia e del Premio Sergio Amidei, ha voluto dedicare all'"alter ego" di celluloide del creatore di Cipputi, nell'inedito ruolo di ispiratore e sceneggiatore di film. Ad accogliere il celebre disegnatore, trevigiano di origine, ma friulano ormai a tutti gli effetti (ad Aquileia, città dove vive e lavora, ha creato alcuni dei suoi personaggi più famosi), sarà lo stesso rettore dell'Ateneo di Udine, Furio Honsell, che terrà a battesimo la rassegna, nata nell'ambito del nuovissimo corso di Fumetto e grafica contemporanea, il primo nel suo genere creato in Italia.
La prima tappa del percorso a ritroso nel tempo nella carriera "filmica" del fumettista sarà segnata da "Tropici", la pellicola del 1968 del regista Gianni Amico, scritta da Altan, assieme ad Amico e Giorgio Pelloni e considerata da molti come un film brasiliano del Cinema Novo a tutti gli effetti. A raccontare la storia della sua genesi, sarà lo stesso disegnatore friulano, alle 18, in un incontro aperto al pubblico nel "Palazzo del cinema" del Dams in piazza Vittoria a Gorizia. Accanto a lui, il responsabile del settore Cinema del Dams dell'Ateneo di Udine, Leonardo Quaresima, e Stefano Ricci, affermato disegnatore bolognese, che vanta collaborazioni con settimanali e riviste italiani e internazionali, titolare del corso di Fumetto e grafica contemporanea. Alle 21, seguirà la proiezione (a ingresso libero) del film, che narra la storia di una famiglia di salariati agricoli nel poverissimo Nordeste brasiliano, lasciando largo spazio agli episodi documentari colti dalla strada, «improvvisati o comunque non previsti», come rivelò lo stesso Amico. Una pellicola dalla forte connotazione "sociale", che permetterà anche di riscoprire lo stile inconfondibile di Gianni Amico, celebrato da Bernardo Bertolucci come «la mia bussola». «Proprio un uomo in gamba», scrisse di lui Roberto Benigni dedicandogli una poesia, che «generoso, scagliava le sue fiches, mischiava Antonio Gramsci con la samba, Bernardo Bertolucci con l'hashish». Già coproduttore di "Era notte a Roma" di Roberto Rossellini nel 1960, sceneggiatore assieme a Bertolucci di "Prima della rivoluzione" (in cui interpreta il ruolo dell'amico cinefilo che pronuncia la famosa battuta "Non si può mica vivere senza Rossellini!") e aiuto regista di Godard, Amico esordì come regista nel 1964, subendo il fascino della Nouvelle Vague e del Cinema Novo brasiliano. Fra i suoi film si ricordano "Diario di Manarola" (1985) e "Appunti per un film sul jazz" (1965), primo esempio italiano di "cinema diretto", senza contare la vasta produzione per la tv, attraverso la quale Amico si occupò di politica, arte e cultura.
Il racconto dell'altro volto di Altan proseguirà il 29 aprile, sempre alle 21, con "Ada dans la jungle" (1989), tratto dall'omonimo fumetto del disegnatore friulano, con la regia del francese Gérard Zingg. Ad introdurlo, un incontro con Quaresima e Ricci. Il 13 maggio, il Dams avrà un secondo ospite d'eccezione. Accanto a Francesco Tullio Altan e al professor Leonardo Quaresima, a Gorizia, alle 18, nella sede del Dams di Piazza Vittoria, interverrà anche il critico Goffredo Fofi, che presenterà “Io con te non ci sto più" (Italia, 1982), diretto da Gianni Amico e sceneggiato dallo stesso Altan. Gran finale il 20 maggio, con "Non chiamarmi Omar" (1992), pellicola basata su un racconto del creatore di Cipputi, "Nudi e crudi", e diretta da un altro celebre disegnatore, il "papà" di Bobo Sergio Staino, che, per l'occasione, alle 18, al Palazzo del cinema di Piazza Vittoria, sarà ospite dell'Ateneo di Udine, assieme ad Altan e Quaresima.