«Occorre il sostegno di tutti gli attori locali al progetto del Consorzio»

Honsell: "Il problema degli spazi va risolto al più presto"

Appena riconfermato, il rettore traccia le priorità del nuovo triennio
Fra i primi obiettivi da raggiungere la piena sistemazione logistica

A Gorizia il problema degli spazi per la comunità universitaria va risolto. E al più presto. Parola del Rettore dell'Ateneo di Udine Furio Honsell, che, a pochi giorni dalla sua riconferma (con il 74,4% delle preferenze) alla guida dell'Università friulana, traccia le priorità per il nuovo triennio del suo mandato nella sede isontina. In cima alla lista degli obiettivi da raggiungere, proprio la piena sistemazione logistica. «Nel prossimo triennio - dice Honsell - sarà indispensabile compiere dei passi decisivi per risolvere il problema logistico. La comunità universitaria che fa capo alle iniziative didattiche dell'Università di Udine è molto più numerosa che in passato e diventa sempre più urgente affrontare e risolvere il problema della sua sistemazione. Grazie al corso di laurea on-line di Relazioni Pubbliche siamo riusciti un po' a compensare il problema degli spazi, ma è chiaro che questa iniziativa si rivolge a segmenti diversi di popolazione».
            Per questo, aggiunge il Rettore, è fondamentale il pieno sostegno, da parte di tutti gli attori coinvolti, al progetto del Consorzio per lo sviluppo del polo universitario goriziano. «Il Consorzio ha operato molto bene fino adesso, sotto la guida del presidente Fornasir, definendo un progetto importante, che potrà essere realizzato in tempi diversi, ma che deve essere condiviso e tradotto in iniziative operative al più presto. Si potrà stabilire i diversi tempi di esecuzione, ma almeno qualcosa va avviato rapidissimamente. Ma per fare questo tutti gli attori locali e anche la Regione dovranno sostenere questo progetto e condividerlo. Da parte dell'Ateneo friulano c'è ovviamente la massima disponibilità, ma è chiaro che l'operazione potrà essere realizzata solo se avrà il rapido consenso da parte di tutti». Perché il rischio che corre Gorizia è alto. «Se non si offre nemmeno una prospettiva alla sistemazione logistica, si rischia di compromettere il successo delle tante iniziative messe in campo dall'Ateneo friulano».
            E sarebbe un vero peccato. Perché, se è vero che l'obiettivo del Rettore per il prossimo triennio è quello di «far arrivare l'Ateneo di Udine, che già è fra i primi 15 in Italia secondo i parametri della qualità, fra le prime dieci Università italiane, sempre secondo questi parametri», è altrettanto vero, aggiunge Honsell che, «a Gorizia, le iniziative messe in essere dai corsi di laurea dell'Ateneo friulano, per qualità, occupano già un posto fra le prime dieci in Italia nei rispettivi settori».
            Fra i fiori all'occhiello che per il Rettore sono fonte di orgoglio, «le iniziative avviate dal corso di laurea in Discipline delle arti della musica e dello spettacolo nei settori Cinema e Musica, che ormai sono saliti ai vertici italiani nelle rispettive aree. Basterebbe citare la recente collaborazione con la Fondazione Benetton per il restauro audio dell'archivio Pivano da parte del Laboratorio Mirage del Dams Musica dell'Ateneo friulano e la possibile collaborazione internazionale con il Georgia Technology College attivata dal settore Cinema del Dams». Ad aver raggiunto la «piena maturità», secondo Honsell, è anche il corso di laurea in Relazioni Pubbliche, che vedrà irrobustito il suo corpo docente con sei nuovi docenti. Per non parlare di Traduttori e Interpreti, «che ha riscosso un notevole successo, avviando fra i primi atenei in Italia le sue lauree specialistiche», e di Viticoltura ed Enologia che «è ormai un nodo internazionale per gli studi in campo enologico, che ha ulteriormente nobilitato in campo accademico Cormòns, il cui prestigio era già affermato nel settore. Inoltre il corso in Viticoltura ed enologia rappresenta un modello significativo di collaborazione interuniversitaria nel Triveneto». Per il futuro, conclude Honsell, «l'Ateneo di Udine vuole svolgere per Gorizia e la sua provincia il suo ruolo di motore di innovazione e di istituzione strategica per lo sviluppo del territorio con rinnovato impegno».

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