24 maggio 2004
Giovedì 27 maggio alle 17 al Centro di Cormòns
L'ateneo di Udine dà una marcia in più al vigneto
Il corso di Viticoltura presenta i risultati dei suoi studi sui fenoli
L'Ateneo di Udine dà una marcia in più al vigneto chiamato Friuli. Partendo dai polifenoli, che, come scienza insegna, contribuiscono in modo determinante a fare la differenza fra un buon bicchiere di rosso e un ottimo calice di ambrosia degli Dei. Per questo, da tempo il corso di Viticoltura ed Enologia dell'Università friulana sta studiando dei sistemi di analisi che consentano di valutare il potenziale fenolico utilizzabile in tempi ultrarapidi, a tutto beneficio dei produttori. I risultati degli studi saranno presentati giovedì 27 maggio alle 17 al Centro per la viticoltura e l'enologia dell'Università di Udine in via San Giovanni 79 a Cormòns, durante l'incontro di approfondimento scientifico dedicato a "Recenti sviluppi nello studio della maturità fenolica delle uve rosse", in occasione del quarto appuntamento con "I giovedì del centro", il ciclo di seminari organizzati dal corso isontino, per discutere, a tu per tu con gli "addetti ai lavori" i temi di attualità di maggiore interesse del settore e presentare le tecniche più innovative. Gli incontri, organizzati in collaborazione con l'Associazione Enologi enotecnici italiani - Sezione Friuli Venezia Giulia, con il contributo di Friulcassa, nascono con l'obiettivo di rafforzare il legame fra mondo produttivo e mondo della ricerca.
Come spiega il professor Emilio Celotti, coordinatore dell'iniziativa per l'Ateneo friulano, «lo studio della maturazione fenolica delle uve è un argomento in continua evoluzione e di notevole interesse per la moderna enologia. E’ da tempo verificato che le sostanze polifenoliche rivestono un ruolo primario nella qualità dei vini, in particolare quelli rossi. Per questo motivo sono stati sviluppati da numerosi ricercatori diversi metodi di indagine sui polifenoli, sia per scopi scientifici che per scopi più applicativi. I progressi sono stati notevoli, tuttavia a livello pratico sono venute a mancare applicazioni in grado di fornire informazioni rapide sullo stato di maturità fenolica delle uve. Da alcuni anni l’Università di Udine sta sviluppando sistemi di analisi in grado di fornire all’operatore una valutazione del potenziale fenolico utilizzabile in tempi brevissimi per applicazioni tecnologiche e per la gestione del vigneto. Durante il convegno saranno presentati i sistemi analitici sviluppati e le loro applicazioni in ambito enologico e viticolo».
Decisamente nutrito il parterre di relatori dell'incontro, che sarà moderato dal professor Roberto Zironi, presidente del corso di laurea in Viticoltura ed Enologia dell’Università di Udine. Al Centro di Cormòns il dottor Andrea Maselli e il dottor Giovanni Visentini della Misure Misure SpA di Parma tratteranno de "La riflettanza diffusa: teoria e applicazioni in enologia", mentre il professor Emilio Celotti, docente di Enologia dell'Ateneo friulano, parlerà de "La misura della qualità fenolica delle uve al conferimento: utilizzo dell’informazione". Seguiranno gli interventi dell'enologo Tomaso Della Vedova, collaboratore dell'Università di Udine, che approfondirà il tema della "Valutazione rapida dell’accumulo di polifenoli in vigneto". Chiuderà i lavori la relazione del dottor Paolo Fiorini, responsabile tecnico della Cantina Sociale di Illasi, che illuminerà la platea su "La qualità fenolica come strumento di valutazione del territorio". Alle 19 l'incontro sarà chiuso da un dibattito con il pubblico. Seguirà un rinfresco offerto dalla ditta Maselli Misure Spa.